Trebisacce – Mercoledì 25 settembre, su iniziativa del sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, ha avuto luogo un incontro all’ASP di Cosenza tra il Commissario ad Acta per la Sanità in Calabria, Gen. Cotticelli, la dirigente reggente dell’ASP di Cosenza, Dott.ssa Pellegrino, e il Dottor Cordasco, referente direzione sanitaria aziendale, al quale hanno partecipato il primo cittadino di Trebisacce, l’assessore alla salute Pino Campanella, e il sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno.
Durante l’incontro, che ha registrato purtroppo l’assenza del Dott. Laviola, soggetto attuatore per l’apertura dell’Ospedale Chidichimo, alla luce del disappunto, manifestato in maniera anche vibrata dal sindaco di Trebisacce, dal sindaco di Cerchiara e dall’assessore Campanella, il Commissario ad acta Cotticelli, preso atto del ritardo degli uffici, ha concordato un incontro e un sopralluogo presso l’ospedale di Trebisacce per il 15 ottobre p.v., unitamente a tutti i dirigenti dell’ASP, per fare il punto della situazione.
“Dopo aver nuovamente sollecitato l’adozione di tutti gli atti necessari e idonei a riconvertire il reparto di lungodegenza in divisione di medicina – ha dichiarato l’Assessore Campanella – realtà già dotata di un codice ospedaliero, unitamente al pronto soccorso al fine di fungere da divisione di appoggio, contestualmente ho espresso disappunato per i ritardi che si protraggono nell’attuazione del decreto 64 che qualifica l’ospedale di Trebisacce quale ospedale di zona disagiata. Ho ugualmente segnalato la mancata indizione della gara d’appalto per il ripristino delle sale operatorie, senza tacere dell’immobilismo per l’autorizzazione all’aumento delle ore di medicina specialistica ambulatoriale e per la nomina di un medico diabetologo. Ma non solo: il potenziamento di gastroenterologia, l’acquisto delle ambulanze, la sostituzione di un medico presso il CIM, l’aumento delle ore di servizio per gli OSS precari, erano elementi concordati già nel luglio scorso. È chiaro e lampante che il ritardo ingiustificato da parte degli uffici dell’ASP è dovuto ad una forma di voluto rallentamento burocratico le cui ragioni sono difficili da comprendere, anche perché è palese che quanto disposto dal Commissario ad Acta, che tanto io quanto il sindaco ringraziamo per la costante disponibilità, non trovi riscontro in fatti concreti. Saremmo felici di constatare il contrario” (Comunicato stampa).