Sibari – Il problema è semplice: bollette che dovrebbero essere tarate sull’effettivo consumo individuale vengono invece calcolate a forfait, su un periodo annuale, senza però tener conto che del servizio si usufruisce solo per pochi mesi, due o tre al massimo.
Una situazione generalizzata, radicata nel tempo, quest’anno sfociata in rabbia di cui si fa interprete AssoLaghi. «Crediamo che la questione sia di palese evidenza e che da spiegare ci sia ben poco», dice il presidente Luigi Guaragna: «È evidente e oggettiva l’iniquità del sistema: le lamentele degli associati, che noi condividiamo e di cui ci facciamo portavoce, sono fondate e meriterebbero il giusto approfondimento e doverose risposte da parte del Municipio». Prosegue Guaragna: «Legare i costi ai reali consumi è logico, oltre che giuridicamente corretto. Più volte, in passato, abbiamo messo a disposizione del Comune il nostro sistema di rilevazione dei consumi, ma inutilmente, poiché a quanto pare la nostra natura giuridica di ente non pubblicistico lo renderebbe inattendibile, sebbene la nostra affidabilità non venga messa in discussione quando si tratta di contribuire anche economicamente a garantire la navigabilità del canale Stombi o assicurare altri servizi di pubblica utilità». Aggiunge il presidente di AssoLaghi: «Ad ogni modo, come sempre con spirito di collaborazione, chiediamo che con celerità sia il Comune ad individuare criteri che consentano il rispetto del principio di equità: garantiamo massima disponibilità a ricercare una soluzione ma siamo pronti, in mancanza di ciò, a rappresentare in ogni sede la tutela dei diritti degli associati» (Comunicato stampa).