L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è l’unica e la sola in Calabria che, ormai da mesi, denuncia l’inesistenza di un crono programma che prevede i tempi certi per l’avvio dei lavori di costruzione del terzo Megalotto della S.S. 106 “Jonica” dall’innesto con la S.S. 534 a Roseto Capo Spulico.
Allo stesso modo vogliamo evidenziare che ieri è stata ratificata la decisione dell’assemblea dei soci di Salini Impregilo per l’aumento di capitale di 600 milioni di euro e ricordiamo che ciò è determinante per “salvare” l’Astaldi dalle pessime condizioni economiche in cui si trova.
Ebbene, tuttavia, chiarire che l’Astaldi, seppure in condizioni economiche precarie, non ha mai smesso di lavorare al Progetto tanto è vero che, seppure in ritardo di un mese rispetto a quanto stabilito, ha consegnato il progetto esecutivo della Seconda Tratta (Trebisacce-Roseto Capo Spulico), in data 15 aprile 2019 (giusto per smentire alcuni parlamentari calabresi al Governo, la cui statura politica e culturale è decisamente inappropriata e che, pur avendo addirittura avuto un ministro d’area per 14 mesi, non solo non hanno mai avuto modo di interessarsi dell’Opera ma l’hanno addirittura osteggiata).
A questo punto l’Associazione intende chiarire che il Progetto esecutivo è soggetto ad una attività istruttoria di verifica e di controllo avviata dall’Anas e contestualmente ad una verifica di ottemperanza da parte dei Ministeri competenti. Si tratta di procedure dovute, normali e con tempistiche stabilite dalla legge.
Allo stesso tempo, occorre informare tutti i cittadini che in data 18 settembre 2018 è stato emesso l’Ordine di Inizio attività per le attività propedeutiche al concreto avvio dei lavori relativi alla Seconda Tratta che sono ancora in corso anche per via di qualche burocrate della Regione Calabria che evidentemente non ha alcuna intenzione di favorire il completamento di questa importante attività.
Per questi motivi l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende chiedere pubblicamente a tutte le forze politiche, a tutti i parlamentari calabresi, alle forze sociali, ai sindaci dei comuni interessati: ma cosa serve ancora per l’avvio dei lavori e, soprattutto, cosa bisogna fare per poter ottenere un cronoprogramma che determini in modo chiaro e netto i tempi per l’avvio di un’Opera attesa in Calabria da 20 anni?