È quanto dichiara il Sindaco Filomena Greco sottolineando la necessità di porre ormai all’attenzione del governo e dell’opinione pubblica nazionali la drammatica questione della violazione sistematica del diritto costituzionale alla salute in Calabria, rispetto al quale – aggiunge – all’orizzonte non si intravede, nonostante annunci, impegni, promesse, riunioni, garanzie e proteste locali, alcuna probabile e reale inversione di tendenza.
A partire dai Sindaci della Sibaritide, in particolar modo quelli dell’entroterra – prosegue il Primo Cittadino– dobbiamo cambiare registro per rafforzare la nostra protesta.Va superata e spostata la dimensione territoriale e regionale del confronto, per quanto forte e diretto, con tutti i livelli istituzionali, aziendali e parlamentari calabresi. Perché, come purtroppo stiamo constatando da anni, non soltanto non serve a nulla, ma questo balletto perpetuo di presunte rassicurazioni o di palliativi inconsistenti, così come da ultimo la riapertura dei due reparti a Corigliano-Rossano in perdurante assenza di medici, contribuisce semmai a rafforzare– scandisce – confusione, preoccupazioni, allarme e rabbia nelle popolazioni. Che, anche e soprattutto per questo, continuano ad emigrare altrove per curarsi.
La vergogna dell’emergenza sanitaria calabrese, indegna per un qualsiasi paese europeo ed occidentale, da denunciare in tutte le sedi comunitarie e presso la stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, va ormai portata anzi tutto, come priorità, al tavolo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), potendo tra l’altro contare sulla presenza autorevole del Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, da qualche settimana eletto consigliere nazionale in rappresentanza dei comuni calabresi in seno all’ANCI ed al quale – conclude la Greco– ribadisco gli auguri di buon lavoro e sul cui impegno quest’area della provincia di Cosenza crede molto. (COMUNICATO)