CASSANO ALL’IONIO – La chiusura pomeridiana sia del Parco Archeologico della Sibaritide dallo scorso 23 settembre per dichiarata mancanza di personale, sia da ormai quasi un anno quella delle Grotte di Sant’Angelo nel Centro Storico di Cassano, anch’esse tra i marcatori identitari distintivi del territorio e della Calabria, amareggiano e demoralizzano quanti sono impegnati a costruire e a condividere iniziative e azioni di marketing territoriale. Non solo. Rappresentano purtroppo il peggior messaggio istituzionale di abbandono e di indifferenza rispetto alle esigenze ed attese di sviluppo turistico-culturale di quest’area strategica della Calabria.
Quelle due porte chiuse – aggiunge – proprio per quello che Sybaris significa ed evoca da sempre in tutto il mondo, sono due porte chiuse ad ogni progetto e ad ogni ambizione di riscatto e di rilancio di questo territorio e della Calabria intera che non può permettersi – continua – su questi e altri casi analoghi il permanere di disattenzione e stallo a tutti i livelli.
Da parte di tutta la rete di professionisti, docenti, storici, associazioni, guide, ricercatori, agenzie turistiche, studiosi, tour operator e quanti a qualsiasi titolo operano nel settore della promozione turistica e culturale, della ricettività e dell’incoming – conclude Lione ribadendo la massima disponibilità delle Terme Sibarite a farsi promotrice e coordinatrice di un’azione di sensibilizzazione – serve ormai un scatto di rabbia e di orgoglio e una presa di posizione netta e unitaria: il Parco Archeologico Nazionale della Sibaritide e le Grotte di S. Angelo a Cassano vanno non soltanto riaperti e resi fruibili al grande pubblico ma, insieme alla rete dei formidabili marcatori identitari distintivi dell’area di Sybaris, vanno comunicati e promossi così come non è mai stato fatto fino ad oggi, a partire dagli stessi calabresi (Comunicato stampa).