Magna Graecia, ancora scippi. Disegno oscurantista sul patrimonio

Alcuni componenti del comitato

I poteri centralisti perservano. La Magna Graecia continua a subire colpi mortali al suo patrimonio archeologico-artistico e culturale. Così nel Crotoniatide, altrettanto nell’antica Sibarys. Bene ha fatto nei giorni scorsi la parlamentare del M5S Sen. Margherita Corrado a richiedere l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta al fine di accertare i danni subiti a causa delle attività di scavo e del traffico di reperti e opere d’arte trafugati dopo l’importante operazione portata a termine dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del Tribunale di Crotone. Parimenti, il comitato prende atto, suo malgrado, del rischio di trasferire i beni archeologici custoditi a Palazzo Morelli da Crotone a Lamezia. Un vero ulteriore tentativo di depotenziare l’area del Crotoniatide e verso cui il Comitato si opporrà energicamente.

La linea oscurantista contro l’area della Magna Graecia non muta. Il Comitato sin dalle prossime ore, avvierà una campagna di denuncia contro il modus operandi del MIBAC (Ministero per i beni e le attività culturali e turismo) e del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) i cui vertici storicamente non hanno dato il giusto risalto e l’adeguata valorizzazione a quanto MAGNA GRAECIA detiene come patrimonio, tra cui tesori riconosciuti dall’UNESCO.

A parere del Comitato il tutto rientra in una logica di pervicace marginalizzazione delle aree rivierasche a totale beneficio dei capoluoghi di provincia. Non è un caso d’altronde, se in alcuni comuni della Sibaritide non si autorizzano alcuni scavi, mentre nel cosentino si continuano a investire somme importanti alla ricerca di reperti mai rinvenuti.

L’area archeologica di Sibari non decolla, gli scavi di Paludi tenuti nell’ombra, il mal riuscito progetto di valorizzazione dell’Antica Kroton e del sistema ambientale turistico e culturale da Crotone a Capo Colonna, sono tutti aspetti che ci riconducono a una visione politica di svilimento delle aree della Sibaritide e del Crotoniatide, il cui potenziale artistico-culturale-archeologico- economico- turistico- imprenditoriale potrebbe assumere una rilevanza straordinaria a tal punto da rientrare legittimamente per importanza ed autorevolezza tra le province più importanti non solo della Calabria, ma d’Italia. Ed è proprio questo che i poteri centralisti storici calabresi temono! Per il comitato Magna Graecia è necessario dire basta a questo stillicidio.

L’appello è rivolto ai sindaci dei comuni ricadenti nell’area della Magna Graecia, affinché accolgano con favore la proposta MAGNA GRAECIA al fine di recuperare i valori di pari dignità calpestati. Una nuova provincia di oltre 400mila abitanti che successivamente interagisca con le province storiche in sinergia e con fare collaborativo con l’obiettivo di provare a creare e disegnare una nuova Calabria, più forte ed autorevole. E’ in via di definizione l’elaborazione di un REPORT che il Comitato fornirà a tutte le amministrazioni comunali rientranti nel progetto. ( COMITATO “MAGNA GRAECIA”)

 

 

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