“Enzo Siinardi? Una grande risorsa per la nostra comunità!”
Lo afferma senza timor di smentita Cataldo Russo a chi gli domandava un parere sull’operato del dott. Siinardi sia in veste di dirigente che di amministratore.
“Una mosca bianca. Siinardi, responsabile del settore finanziario, ha dimostrato grande competenza, ha diretto il settore con disciplina e rigore, non ha sprecato un solo euro e, facendo valere la regola che i cittadini sono tutti uguali, malauguratamente, ha collezionato qualche “nemico” che a sua volta è riuscito a farlo defenestrare. Tutto ciò è stato possibile, perché il Sindaco è incapace di fare valutazioni oggettive, per cui ha bisogno sempre di un suggeritore di turno. In quella circostanza Geraci è stato condizionato da un suo assessore che in se ha fatto questo ragionamento: questo Siinardi è troppo sveglio e preparato, va fatto fuori, e con una banale scusa è riuscito a far abboccare il pesce (Geraci). Peccato! Avrebbe potuto risanare l’Ente…
Naturalmente a qualcuno non è andata giù l’uscita di scena del dott. Siinardi e da bravo tessitore, con l’aiuto di una vecchia volpe, è riuscito a farlo rientrare dalla finestra e, se vogliamo dirla tutta, costringendo il Sindaco a nominarlo assessore; diversamente si sarebbe aperta una crisi politica. A questo punto, chi davvero aveva a cuore le sorti finanziarie del Comune, ha fatto un sospiro di sollievo ma, ahimè, la speranza è durata davvero poco. Siinardi si rimette al lavoro, questa volta come autorevolissimo membro di Giunta, e da qui inizia a vedere cose strane: illeciti amministrativi, abusi di ufficio e, soprattutto, la mancanza di volontà effettiva da parte di suoi colleghi di fare tagli agli sprechi. E cosa fa? Commette due errori! Primo: elabora un bilancio di previsione che non solo io, ma in tanti abbiamo giudicato il migliore degli ultimi venti anni e ciò ha dato troppa visibilità a questo giovane che in un solo colpo ha oscurato i suoi colleghi e, soprattutto, il Sindaco, ex, purtroppo molto ex, fascista. Secondo: non si limita ad informare verbalmente e riservatamente il Sindaco dei reati di cui viene a conoscenza ma SCRIVE, ed ecco che così facendo ha decretato la fine della sua esperienza di assessore. Geraci sa che in Comune regna la corruzione, ma fa finta di non sapere perché non è in grado di prendere provvedimenti. E incapace, poiché vuole finire il mandato vivacchiando, vale la regola: meno so ufficialmente e meglio è”.
Concludo con la speranza che il giovane e validissimo Siinardi non diventi la ennesima fuga di cervelli dalla nostra terra”.