Questo l’epilogo in fase cautelare del procedimento che vede indagata la 22enne A.S.L., tratta in arresto unitamente ad altre due persone – G.R., 35enne coriglianese (cautelato in carcere) e F.T. 22enne coriglianese (agli arresti domiciliari) – in esecuzione di un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari per i reati di lesioni gravissime e tentato omicidio.
I FATTI Il 38enne P.P., per come da lui stesso ricostruito in qualità di vittima, sarebbe stato attirato con l’inganno in una vera e propria imboscata poiché ritenuto responsabile di un comportamento “non consono” nei confronti della compagna di un 40enne e quindi invitato, con un pretesto, proprio a casa di quest’ultimo. Qui, secondo la ricostruzione, sarebbe stato chiuso nel magazzino e ripetutamente colpito a calci, pugni, con spranghe di ferro e di legno, nonché con il calcio in ferro d’una pistola per poi essere lasciato agonizzante a terra.
L’ORDINANZA Proprio sulla scorta degli elementi indiziari raccolti, tra i quali il rinvenimento di una pistola a pallini, il GIP del Tribunale di Castrovillari aveva emesso l’ordinanza applicativa delle misure cautelari contro la quale l’Avv. Ettore Zagarese ha proposto riesame nell’interesse della donna (da sempre dichiaratasi innocente), che è stato accolto dal Tdl catanzarese.
(comunicato stampa)