Salerno – L’ex presidente di sezione della corte d’appello di Catanzaro Marco Petrini vuota il sacco. Parla, si racconta. Ammette l’esistenza di sentenze pilotate, di dissequestri, di aiutini nella qualità di presidente della commissione tributaria a beneficio di soggetti interessati nel settore della sanità. Insomma, l’alto magistrato, inizia a collaborare con la giustizia. Ciò gli ha consentito di lasciare il carcere per i domiciliari. Idem per l’intermediario Emilio Santoro, anch’egli ai domiciliari, il quale tra i tanti casi si sarebbe prodigato per l’ottenimento del vitalizio a Pino Tursi Prato.