È dal Gennaio del 2014 che ci occupiamo di trattare l’incresciosa vicenda dei nostri militari Latorre e Girone.
In questi tre anni abbiamo semplicemente assistito a uno squallido scenario da melina giudiziaria poiché il caso, se pur complesso nella sua formazione, poteva essere gestito in altro modo.
Il primo immane “orrore” commesso, in illo tempore, dal governo Monti fù proprio quello di avere consegnato materialmente i nostri militari nelle mani degli organi di giustizia indiana. Da lì in poi variegati iter processuali si sono succeduti nel corso del tempo con addirittura il rischio che i nostri Marò potessero subire l’applicazione di una condanna a morte secondo la legislazione indiana.
Ricordate il caso di quelle due sprovvedute volontarie italiane rapite in Siria da una costola criminale di Al Nusra e liberate nell’immediato dallo Stato italiano dietro il pagamento di un cospicuo riscatto?
Ebbene, la paradossale incredulità consta nel fatto che, nel mentre quelle due ragazze adulatrici del più spudorato fanatismo del terrore venivano immediatamente liberate, i vari governi italiani succedutisi hanno intenzionalmente evitato di trovare una giusta e concreta risoluzione alla vicenda Marò.
In ultimo, apprendiamo da fonti giornalistiche che il consigliere regionale Luca Marsico di FI in Lombardia, sulla scorta dell’ordine del giorno presentato dal Presidente del gruppo consiliare di Forza Italia in Regione Liguria Angelo Vaccarezza, ha inoltrato una mozione che impegni la sua Regione a inserire nel proprio gonfalone il fiocco giallo in segno di solidarietà ai nostri Marò.
Pertanto, alla luce di quanto esposto, ci rivolgiamo al Governatore della Calabria e al Commissario Prefettizio di Rossano, Dott. Aldo Lombardo, acché provvedano a inserire nel gonfalone regionale e comunale il fiocco giallo in segno di vicinanza ai nostri militari Girone e Latorre. Si tratta, ovviamente, di un’azione concreta ricolma di significato e valore intrinseco teso a tenere vivo il dramma dei nostri Marò.
Gli incidenti diplomatici vanno risolti con la massima autorità e abilità e non di certo con sterili negoziati. L’Italia e gli italiani, sicuramente, non meritano di essere rappresentati, in Patria e all’estero, da falsi profeti della politica.
Forza Italia Giovani Rossano, in conclusione, auspica che questa iniziativa venga presa seriamente in considerazione dall’esecutivo Oliverio e dal Commissario Prefettizio di Rossano poiché il caso Marò è una questione di caratura nazionale.