Nuove intese per il Parco Nazionale della Sila. Ieri il commissario dell’Ente che tutela e promuove le aree protette della Sila, Sonia Ferrari, ha sottoscritto due convenzioni, la prima con il Club Italiano Pastore della Sila (CIPS), presieduto da Isabella Biafora, l’altro con il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria, guidato da Luca Franzese. Il CIPS, associazione cinotecnica specializzata, ha come scopo lo studio, il recupero, il miglioramento genetico, la diffusione e la valorizzazione del Cane da Pastore della Sila. L’accordo sottoscritto dal Parco della Sila con il CIPS mira all’integrazione dei Cani da Pastore della Sila presso i greggi che pascolano nelle aree protette silane in modo da consentire una difesa naturale dagli attacchi dei lupi che garantisca la salvaguardia e la conservazione dei lupi stessi e che migliori la loro convivenza con le attività pastorali dell’altopiano silano. Con l’intesa sottoscritta ieri il Parco si impegna, fra l’altro, ad adottare cuccioli di questa razza – che, nonostante fosse considerata estinta, grazie alla caparbietà di alcuni soci del CIPS nel 2014 ha ottenuto dall’ ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) il riconoscimento ufficiale nazionale con l’attivazione del Registro Supplementare Aperto (R.S.A.) – provenienti esclusivamente da allevatori zootecnici segnalati dal CIPS ed a programmare i futuri accoppiamenti dei soggetti idonei, ai fini dell’aumento della variabilità genetica della popolazione di Cane da Pastore della Sila. L’accordo avrà una durata di tre anni, durante i quali assisteremo certamente ad una valorizzazione e diffusione di questa razza autoctona calabrese anche negli altri Parchi italiani.
La convenzione sottoscritta dal commissario del Parco, Sonia Ferrari, con Luigi Franzese, presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria, pone invece l’accento sulla sicurezza dei fruitori della montagna. Escursionisti, trekkers più esperti o semplici appassionati della montagna che amano passeggiare nei boschi potranno godere delle bellezze silane con maggiore tranquillità. Questa intesa mira, infatti, a garantire un livello di sicurezza più alto possibile ai visitatori del Parco, anche nella fruizione della rete sentieristica realizzata dall’Ente Parco in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI), estesa per oltre 600 km.
Grazie al contributo dell’Ente Parco ci sarà anche un miglioramento dell’attrezzatura utilizzata per gli interventi di soccorso.”