Corigliano, c’è puzza di dossier

di FABIO BUONOFIGLIO

Lara-FelicettiA seguito del recente trasferimento “temporaneo” (sarà vero?) presso il Comando di polizia locale del Comune di Barletta, nella sua Puglia, dell’ex comandante della Polizia municipale di Corigliano Calabro, Luigi Greco, accordato di buon grado (ottimo, oseremmo dire…) a quest’ultimo da parte della giunta comunale retta dal sindaco Giuseppe Geraci, il quale lo scorso primo luglio l’aveva destituito dall’incarico destinandolo al Settore Tributi del Municipio, a Palazzo Garopoli s’è riattizzata la ridda di voci circa l’imminente “ingresso” in Comune degli avvocati Arturo Levato e Lara Felicetti, quest’ultima nuora del primo cittadino Geraci, rispettivamente secondo e terza classificati nella graduatoria del concorso vinto al tempo da Greco e “sulla carta” tuttora valida ai fini d’eventuali assunzioni. Ma si vocifera pure che tanto il sindaco Geraci quanto il segretario generale del Comune, Salvatore Bellucci, quest’ultimo in qualità di responsabile del personale, sanno molto bene e forse fanno finta di non sapere che presso il Comune di Corigliano Calabro non si può procedere ad alcuna nuova assunzione.
Almeno per tre ordini di motivi.
Vediamo. Per cominciare: l’ultima “legge di stabilità” del Governo Renzi ha sancito il blocco totale delle assunzioni nella pubblica amministrazione fino a tutto il 2016 in corso.
Secondo: è di pochi giorni fa la pubblicazione del “report” sui tempi medi di pagamento ai fornitori del Comune di Corigliano Calabro, che s’è attestato sui 115 giorni ben al di sopra dei 60 previsti dalla legge.
Che prevede, per i Comuni che risultino aver sforato i 60 giorni, la preclusione a procedere a nuove assunzioni.
L’unica deroga a tale blocco consisterebbe, qualora il Comune di Corigliano Calabro avesse i conti in ordine – e non li ha per come ampiamente sancito dalla Corte dei Conti e dalla Ragioneria dello Stato – nell’assorbimento di dipendenti che si trovino in condizioni d’esubero dalle Province, i cui enti sono in via di progressiva eliminazione. Relativamente alle assunzioni nella polizia locale, inoltre, la legge prevede molto chiaramente che i Comuni sono obbligati ad assumere, in caso di necessità, i dipendenti della Polizia provinciale di riferimento.
E, a prescindere da deroghe e/o altro, al Comune di Corigliano Calabro è assolutamente preclusa la possibilità d’assumere chicchessia proprio in forza della famigerata Deliberazione n. 12 del 2014 emessa da parte della Corte dei Conti, che ha evitato la dichiarazione di dissesto finanziario dell’ente prescrivendo allo stesso tagli netti alla spesa.
Compresi i costi per il personale. Il 13 ottobre 2014, in una nostra pubblica intervista al sindaco Geraci, rivolgevamo al primo cittadino la seguente domanda: «E se la Procura della Corte dei Conti le chiederà conto a seguito dell’esposto dell’avvocato Levato, per esempio sulla nomina esterna del responsabile del Settore Finanziario?».
Geraci rispondeva: «Alla Corte dei Conti risponderò che avevo necessità d’assumere un esperto in materia di finanza degli enti locali e che far scorrere quella graduatoria per l’assunzione del responsabile del Settore Finanziario non era consono considerata la mancata specificità delle competenze tanto da parte dell’avvocato Levato quanto da parte dell’avvocato Felicetti».
Dunque, ammesso e non concesso che l’avvocato Levato diventi in qualche modo comandante della Polizia municipale (incarico dallo stesso già ricoperto in passato) quale posizione apicale potrebbe mai ricoprire l’avvocato Felicetti considerato che lo stesso suocero ne ha già pubblicamente attestato la “deficitaria specificità di competenze” almeno in riferimento al Settore Finanziario, e quali competenze avrebbe per assumere il ruolo di responsabile del Settore Tributi (unico settore eventualmente disponibile) se non le ha per il Finanziario?
Dissertiamo di fantascienza. Anche perché alcuni beninformati ci spifferano che sia già bell’e pronto un “dossier”.
Che, in caso d’assunzione in qualche modo degli avvocati Levato e Felicetti, verrebbe subito trasmesso alla Sezione regionale della Corte dei Conti di Catanzaro e alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
E che sarebbero già stati presi contatti con una nota trasmissione televisiva nazionale per dare, nell’eventualità, il massimo risalto possibile alla “cosa”.
E a giudicare da chi ce l’ha spifferato, è estremamente difficile dubitare che il “dossier” esista, che verrebbe trasmesso alle autorità competenti, e che venga reso pubblico. Già. E chissà qual è il suo contenuto…

 

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