È quanto fanno sapere i Consiglieri comunali dei Gruppi di Opposizione Il Coraggio di Cambiare l’Italia(Vincenzo Scarcello e Adele Olivo), Graziano Sindaco (Gennaro Scorza) e Lega Salvini (Costantino Baffa) avanzando al presidente dell’Assemblea civica, Marinella Grillo, un pubblico invito a convocare a breve la pubblica assise.
«Lo abbiamo fatto nel corso di queste settimane – dicono – per le vie formali, chiedendo la richiesta di convocazione del Consiglio comunale così che la città venga portata a conoscenza in forma ufficiale di tutte le azioni che il Sindaco e l’Amministrazione comunale stanno compiendo in queste settimane nel governo della città. Fermo restando che l’emergenza covid-19 è una condizione nazionale che solo marginalmente, e quindi esclusivamente sotto l’aspetto della tutela igienico-sanitaria, riguarda la gestione comunale crediamo sia necessario sapere come si sta operando affinché il “motore” istituzionale della città non si fermi».
«A parte la questione prettamente sanitaria e ospedaliera, per la quale è opportuno un confronto in Consiglio comunale, possibilmente aperto a medici e operatori sanitari, proprio per discutere sulla reale opportunità e urgenza di un reparto specializzato per il trattamento dei pazienti covid, ci sono tante altre vertenze aperte di cui c’è necessità di confronto e discussione. A partire, ad esempio, dalla vicenda dei terreni livellari, per la quale i cittadini attendono doverose risposte da parte della Maggioranza e dell’Amministrazione comunale».
«Non solo, c’è in bilico anche la vicenda della struttura di Insiti e le diverse istanze per sapere cosa intenda fare l’esecutivo cittadino per affrontare la questione ambientale dei depuratori e della manutenzione urbana (strade, carenza idrica, sorveglianza territoriale contro i crimini ambientali, etc.). E poi, sempre nel contesto di quello che il solco della partecipazione democratica sarebbe opportuno confrontarsi sulla proposta lanciata da deputato Francesco Sapia sull’elevazione dello Spoke cittadini in presidio Hub. Al momento, quello che si vede è una città ingessata, anzi paralizzata a causa dell’emergenza che, in realtà, sembra essere diventata una scusa per non fare nulla».
«Siamo fermi in modo preoccupante e non vorremmo ritrovarci, quando bisognerà ripartire, con una città in ginocchio. Perché sappiamo bene che i problemi di una grande e complessa comunità come quella di Corigliano-Rossano non si risolvono da soli». (comunicato)