Il Movimento “Noi con Salvini” con un comunicato congiunto a firma dei responsabili cittadini di Cassano Jonio, Corigliano e Rossano esprime le sue considerazioni circa la vicenda dell’ospedale unico della Sibaritide ed il blocco dei lavori sulla statale 534. Come sottolinea Egidio Perri (Rossano), «in questa terra martoriata dove non si perde occasione di mortificare intere popolazioni, si continua ancora a fare speculazioni invece di dare servizi per la sola intenzione di donare alla collettività. E anche i migliori progetti, quelli che potrebbero creare lavoro e benessere, vengono ritardati e bloccati da questi meccanismi perversi, come nel caso dell’Ospedale Unico della Sibaritide». Alessandro Rusciani, dirigente cittadino di Cassano Jonio, pone come problema centrale per lo sviluppo dell’area ionica l’ospedale della Sibaritide, «che proprio in questi giorni – dice – è stata bloccata dalla direzione distrettuale antimafia di Catania che ha disposto l’amministrazione giudiziaria di alcune società, in particolar modo della Tecnis Spa alla quale erano stati affidati i lavori per la costruzione dei nuovi ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro, con effetti di vedere un blocco nel prosieguo della realizzazione dei due plessi ospedalieri». «Profondamente convinti che la Calabria – continua il Coordinamento Cittadino di Corigliano – abbia bisogno di “ordinaria amministrazione” e non di continui interventi straordinari che risolvono il problema momentaneo, ma non creano una politica di sviluppo efficace e duraturo nel tempo, capace quindi di ridare lustro e futuro alla nostra Regione. Si proceda, quindi, ad affidare il progetto dell’Ospedale Unico alla seconda ditta giunta in graduatoria, provvedendo al più presto e senza dover aspettare altri 20 anni!». In modo congiunto i tre coordinatori cittadini per il tramite del Coordinatore Regionale e dei responsabili Nazionali del Movimento “Noi Con Salvini”, chiedono al Governatore Regionale, al Commissario alla Sanità e al Governo risposte immediate circa la realizzazione o meno delle strutture sul territorio Calabrese, al fine di garantire quel percorso intrapreso, del piano di rientro della sanità calabrese».
(Fonte La Provincia di Cosenza)