Arriva la riorganizzazione delle divisioni interne all’ospedale spoke di Corigliano/Rossano. Rispettati gli equilibri territoriali, allontanandosi dalle reali esigenze di una sanità che possa avvicinarsi a raggiungere livelli e prestazioni di qualità. Spicca nel frattempo un dato di non poco conto: le strutture semplici dell’ospedale di Trebisacce faranno capo a Castrovillari, e non più a Corigliano-Rossano. Questo significata che da qui a qualche anno l’area jonica perderà i requisiti per mantenere lo spoke (minimo 150mila abitanti) trasformandosi in ospedale di base a favore del presidio del Pollino. C’è poco da fare: Castrovillari è più forte politicamente. Così come per la giustizia (Tribunale soppresso a Rossano) anche nella sanità prende spazio. Tutto questo mentre si continua a sonnecchiare in un comprensorio sprovvisto di rappresentanti parlamentari in grado di fronteggiare il continuo svilimento in tutti i settori. Ma prima o poi bisognerà dar conto. La ripartizione delle divisioni all’interno dello spoke dell’area urbana prevede la seguente impostazione: a Rossano andrà : chirurgia generale, oculistica,ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria, urologia, day surgery, emergenza/urgenza (8 posti), allergologia, day hospital, cardiologia (struttura semplice), nefrologia, emodialisi e oncologia, anatomia patologica, radiologia, laboratorio analisi, servizio trasfusionale, riabilitazione e lungodegenza, farmacia e direzione medica, terapia intensiva e unità coronarica. A Corigliano: chirugia(struttura semplice), urologia (struttura semplice), day surgery; pronto soccorso e obi; nido, ostetricia /ginecologia, pediatria; cardiologia (struttura complessa), medicina generale, neurologia, psichiatria; unità coronarica. Rispetto all’orientamento iniziale del commissario Massimo Scura molto è stato rivisto. Il principio ispiratore parlava di area chirugica a Rossano e area medica a Corigliano. Qualcosa è stato fatto in questa direzione, ma è evidente che Scura ha dovuto cedere su alcuni punti, frutto di equilibri territoriali. Quel che non si comprende è perché determinare pressioni politiche non incidano sul tentativo, oramai non più tale, di voler rafforzare Castrovillari ai danni dell’area urbana Corigliano/Rossano riguardo all’accorpamento dell’alto jonio a beneficio dello spoke del Pollino. Ciò farà venir meno il requisito principale circa il mantenimento dello spoke sullo jonio. Appare paradossale il silenzio della Consulta dei sindaci sul punto, di Franco Pacenza attuale uomo di fiducia del governatore Oliverio, delle organizzazioni sindacali che sul punto al momento non hanno inteso assumere posizione, nonostante la figa di notizie trapelata non più di qualche mese mese. E’ indubbio che sul fronte delle distanze, il percorso per i cittadini dell’alto jonio è ampiamente più agevolato se si fa capo alle strutture complesse dello spoke di Corigliano/Rossano. Provvedimenti e decisioni sempre meno comprensibili sul piano della logica e del buon senso.
Probabilmente questa novità sarà utile a far riflettere le classi dirigenti di Corigliano e di Rossano circa la necessità di lavorare insieme, evitando scontri che indeboliscono entrambi. E mentre c’è chi stupidamente soffia sul vento del campanile, altrove elaborano progetti e programmi protesi a isolare l’area urbana. Una popolazione di 90abitanti superata da una città di 22mila abitanti.