Statale 531, Russo: “Abbattimento pini unica soluzione”

regolamento

CROSIA-RUSSO-SINDACO-10-9-2014Per garantire una corretta e sicura viabilità, bisogna necessariamente abbattere gli alberi presenti sulla Statale 531. E’ quanto emerso a seguito del vaglio di numerose soluzioni alternative che scongiurassero la distruzione degli arbusti.
“L’Esecutivo Russo – si legge nella nota stampa – ha a cuore la valorizzazione e la tutela del verde pubblico e tutte le iniziative che rientrano nel rispetto e nella difesa dell’ambiente e della natura. Per questo, prima di procedere all’abbattimento,  sono stati proposti diversi espedienti che consentissero di eliminare il grave rischio di incidenti, molti dei quali mortali, già avvenuti sull’arteria, senza estirpare la vegetazione, piantata, purtroppo, senza criterio circa un quarantennio fa e troppo vicina al ciglio della strada. Le cui radici hanno ormai completamente compromesso il manto stradale, inficiandone la viabilità. Ciò non è stato possibile. Dopo molti sopralluoghi da parte dei tecnici degli uffici comunali, insieme ai rappresentanti dell’Anas e del Corpo Forestale dello Stato, si è convenuti, attraverso apposito verbale congiunto all’unica possibile azione risolutiva che prevede, oltre all’abbattimento degli alberi esistenti, il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, il potenziamento dell’illuminazione e, infine, la piantumazione di nuovi arbusti dotati di radici idonee alla distanza ridotta tra marciapiede e carreggiata. Il tutto per garantire la giusta e sacrosanta sicurezza agli automobilisti che quotidianamente transitano su questa strada.
Mio malgrado – aggiunge Russo – non si è potuto fare diversamente. L’abbattimento dei pini non era certamente nel programma di questo Esecutivo, che, anzi, è il primo a Crosia ad aver intrapreso azioni reali e concrete di sensibilizzazione ambientale. Il progetto, comunque, è ancora in corso d’opera quindi rimango disponibile a un confronto con i rappresentanti di Legambiente per eventuali soluzioni innovative e alternative, che ci consentano di risolvere il grave problema della sicurezza e dell’incolumità pubblica, mantenendo in vita i nostri alberi”.

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