Favorire le occasioni per fare impresa, dare impulso a misure e politiche di contesto che favoriscano la nascita di nuovi imprenditori e di nuove imprese è la ricetta che lo studio del Centro Studi di Confindustria consegna alla Calabria ed ai calabresi che hanno cuore e testa rivolti ad un futuro fatto di nuove opportunità ed effettive occasioni di crescita”. È quanto dichiara il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, presente a Parma al convegno degli industriali “Imprenditori, i geni dello sviluppo” organizzato dal Centro Studi, insieme al Presidente del Comitato Mezzogiorno dell’Ance Giovan Battista Perciaccante ed al direttore Rosario Branda. Ci sono molte buone ragioni per parlare degli imprenditori: sono coloro che guidano la crescita, sono una parte importante del capitale umano (anche se sono solo il 2,2% della popolazione italiana), sono il motore dello sviluppo economico e civile delle nazioni, sono cruciali per uscire dalla crisi e traghettare il paese verso il futuro. E’ quanto emerge dalla ricerca condotta da Confindustria per promuovere spirito e capacità imprenditoriale, diffondere una cultura di impresa capace di migliorare le performance delle aziende, accrescere il benessere. Dall’Assise di Parma il presidente Mazzuca sottolinea come “la riflessione più importante che è emersa è che l’imprenditore resta un elemento determinante ed imprescindibile per ogni ipotesi e progetto credibile che guardi alla evoluzione ed alla crescita delle performance economiche. Intanto perché si pone come ponte tra passato, presente e futuro ed è capace di combinare in maniera virtuosa lavoro e capitale. Purtroppo è risorsa scarsa, soprattutto in Calabria, ed è da qui che occorrerà partire se veramente si vuole invertire la tendenza che continua a vederci fanalino di coda nelle principali variabili macroeconomiche del Paese”. Dalla ricerca emerge che quando l’imprenditorialità è vivace anche i contesti territoriali ne beneficiano e gli altri valori positivi vengono amplificati. Democrazia, tolleranza, solidarietà, apertura della società al nuovo ed al diverso, diritti della persona sono meglio difesi dove è più vivace l’imprenditorialità e dove è più fitta la presenza degli imprenditori. “Il tempo di oggi impone un nuovo stile imprenditoriale, un nuovo modo di fare impresa connotato da maggiore propensione all’innovazione, all’apertura sul territorio ed alla ricerca di nuove opportunità di mercato”, continua il presidente Mazzuca. Da qui le ricette per favorire l’imprenditorialità: la manina antimpresa deve essere ridotta, le azioni della politica devono concentrarsi sulle misure per istruzione e formazione per favorire mentalità e coscienziosità, migliorare l’accesso alla finanza, fornire servizi reali per aumentare il tasso di sopravvivenza delle imprese. Solo il 40-50% supera il settimo anno di vita. Anche gli imprenditori devono ritagliarsi un ruolo importante attraverso la narrazione di storie di successo, la formazione, una comunicazione che diffonda l’immagine positiva “di chi ha un atteggiamento favorevole al cambiamento in ambito tecnologico, organizzativo, strategico, sa rischiare e decidere, lavorare in team ed innovare”.