Rossano. Assolti due Carabinieri dal reato di lesioni aggravate

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carabinieri1Negli scorsi giorni è stata emessa la sentenza nei confronti di due carabinieri, difesi di fiducia dall’Avv. Francesco Nicoletti. Grave l’imputazione in contestazione: gli stessi erano accusati di aver, in concorso tra loro, con abuso dei poteri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, durate un controllo di polizia e perquisizione, percosso R.G. con schiaffi, pugni e calci negli stinchi, cagionandogli lesioni personali. I fatti risalgono al mese di aprile dell’anno 2010 allorquando R.G., trentenne coriglianese, alla guida della propria autovettura vedeva in lontananza una pattuglia dei carabinieri ferma a posto di blocco. Avendo la patente di guida scaduta per la paura che la stessa gli potesse essere ritirata, arrestava la marcia della propria auto, faceva una repentina manovra invertendo il senso di marcia e si allontanava a tutta velocità dal posto di blocco. I carabinieri decidevano, dunque, di intervenire immediatamente ponendosi all’inseguimento, che si concludeva poco dopo, dell’auto sospetta. Veniva, dunque, effettuata una perquisizione e durante il controllo R.G. denunciava di essere stato brutalmente malmenato dai due carabinieri ed in particolare di aver ricevuto dai due militari schiaffi, pugni e calci con gli stivali pesanti militari. Sul posto giungeva anche un cognato di R.G., da quest’ultimo chiamato e che subito dopo lo accompagnava al Pronto Soccorso ove gli venivano refertate le lesioni. Si è svolto, dunque, il processo a carico dei due militari durante il quale il R.G. si costituiva parte civile e confermava tutte le accuse volte ai due carabinieri, confermate, sempre in dibattimento innanzi al Giudice, dal cognato, sopraggiunto successivamente sul posto. Veniva sentito il medico del Pronto Soccorso che nell’immediatezza visitò il R.G., lo stesso aveva modo di riferire sulle lesioni riscontrate e refertate ed in particolare una escoriazione sul labbro ed una alla gamba. Venivano, altresì, escussi tutti i testi indicati dalla difesa tra i quali un Tenente Colonello dei Carabinieri che all’epoca dei fatti aveva svolto una indagine interna all’Arma in quanto responsabile a livello provinciale di tali tipi di indagini e per il caso specifico aveva firmato la comunicazione di notizia di reato conclusiva. All’esito della camera di consiglio, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, i due militari sono stati assolti.

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