I Finanzieri della Compagnia di Rossano, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Castrovillari, hanno scoperto, al termine di una complessa attività
di indagine, l’ennesima truffa perpetrata ai danni dell’INPS ad opera di un
cittadino italiano che ha illegittimamente percepito un sussidio di invalidità civile
causando un consistente danno all’Erario.
Gli uomini della Guardia di Finanza hanno infatti ricostruito l’elaborato iter
seguito da un cittadino di Corigliano Calabro che ha consentito allo stesso di
continuare a beneficiare di una cospicua pensione di invalidità pur non
avendone più il diritto.
Infatti, i Finanzieri hanno accertato che il beneficiario, che non si recava mai
personalmente a ritirare l’assegno pensionistico, non risiedeva più in Italia,
bensì stabilmente all’estero, in Sud America, dal lontano 1995.
Da ben 18 anni, infatti, a ritirare il premio era stato sempre un delegato in
funzione di tutore.
La legge prevede però che, tra i requisiti per poter beneficiare di prestazioni per
invalidità civile, è necessario che il richiedente beneficio abbia la residenza in
Italia, cosa che da ben 20 anni non si è verificata come accertato dalle Fiamme
Gialle.All’esito dell’attività investigativa, gli uomini della Compagnia di Rossano hanno
denunciato all’Autorità Giudiziaria di Castrovillari due soggetti, il beneficiario e il
tutore delegato, per i reati di truffa e falso ideologico ai danni dello Stato.
L’ammontare complessivo delle somme illegittimamente ricevute è di circa
75.000 euro.
Anche questa operazione di servizio conferma la fondamentale importanza del
ruolo istituzionale di Polizia Economico Finanziaria affidato al Corpo della
Guardia di Finanza, considerato che un corretto e appropriato uso delle risorse
economiche disponibili consente di destinare maggiori risorse alle politiche di
sostegno verso imprese e famiglie effettivamente bisognose, a scapito di chi
illecitamente richiede quanto non gli spetta.(comunicato)