di SERAFINO CARUSO
Lo scorso 13 agosto chi avrebbe scommesso un solo euro sul Corigliano Calcio? Nessuno. Michele Guccione, invece, lo ha fatto. Con l’aiuto iniziale, a parole, di molti. Rivelatosi, a fatti, il solito bluff. E così il Presidentissimo biancazzurro ha continuato da solo. Con l’aiuto, soprattutto morale e logistico, dei suoi validi dirigenti. Non ha lesinato sforzi. Economici, di tempo, fisici e morali. Il progetto era partito e andava portato a termine. Michele Guccione è uno abituato a fissare e a raggiungerli gli obiettivi. Così è stato anche per questa sua straordinaria avventura calcistica. Domenica 17 aprile a Cotronei, grazie al pari per 2-2 con la squadra di casa, è arrivata la matematica conquista della promozione diretta in Eccellenza.
Il Corigliano, quindi, se ritorna a respirare aria di calcio che conta, lo deve soprattutto a quest’uomo che c’ha creduto. Un uomo e un imprenditore che della sua serietà personale ne ha fatto una ragione di vita. I risultati, vedete, alla lunga arrivano. La serietà paga sempre.
«Dedico questa straordinaria vittoria soprattutto a mio padre che per diciotto anni è stato dirigente del Corigliano. Questa conquista la dedico soprattutto a lui. Che mi ha inculcato la passione per questi colori. Ringrazio, oltre a mister Cipparrone, tutti i giocatori e tutti gli addetti, i miei dirigenti dott. Paldino, avv. Elmo, Francesco Cimino, Domenico Terenzio. Al team manager Pirozzi. Il loro aiuto si è rivelato prezioso. Voglio ringraziare anche il signor Pasquale Lapietra, mio grande amico nonché imprenditore serio di Rossano. Sono certo che con lui e con altre persone perbene si potrà costruire un grande movimento calcistico per la futura città unica Corigliano-Rossano». Un’idea, questa, su cui Guccione punta da tempo. «Uno dei miei più grandi desideri è costruire una società unica insieme all’amico Pasquale Lapietra. Altre figure imprenditoriali serie nel territorio ci sono. Insieme possiamo ambire a portare il nostro calcio in Lega Pro. Possiamo riuscirci. Ci dobbiamo credere e puntare con un progetto serio e ben definito».
Un ruolo importante in questa stagione lo ha avuto la tifoseria coriglianese.
«Sì – dice Guccione –, perché senza il loro supporto in determinati momenti la squadra avrebbe potuto mollare. Il loro incitamento non è mai mancato neppure nei momenti più difficili. Voglio fare i complimenti alla Luzzese per l’ottimo campionato svolto. E, consentitemelo, anche al nostro giovane allenatore della juniores, mister Luca Aloisi. Persona eccezionale».
Una stagione da ricordare, quindi. Che ha avuto come punto di svolta la gara interna di andata contro la Brutium Cosenza. Un pari interno di 3-3. Alla fine della gara, il faccia a faccia con la squadra, negli spogliatoi. «“Cosa vogliamo fare?”, gli ho detto – racconta Guccione – guardandoli negli occhi uno ad uno. Io li pagavo regolarmente, ma c’erano tensioni. Allora ho blindato mister Cipparrone e da lì in poi la squadra non ha più perso un colpo. Avevamo sette punti di svantaggio nei confronti della corazzata Luzzese. Ma la nostra determinazione ha avuto la meglio. Sono felicissimo – conclude Guccione – e ora lavoriamo per riportare questo territorio nel calcio che conta. Insieme alla vicina Rossano e con l’aiuto, spero, di imprenditori seri come Pasquale Lapietra».