Il presidente Infusini ha anche scritto alla presidente della Regione, Iole Santelli, chiedendole di attivare al più presto lo Sportello Regionale Amianto – idea che l’ONA propugna da tempo – da gestire con il supporto degli esperti dell’associazione, in modo da creare una rete con i Comuni e concertare le azioni tese al censimento ed alle bonifiche.
Nella lettera a Jole Santelli, Infusini ha sottolineato la necessità per la Regione di recuperare il tempo perso, dato che non si è ancora adempiuto agli obblighi imposti dalla legge regionale 14/2011. Particolare accento viene posto al Piano Regionale Amianto, al momento ancora incompleto e ambiguo sulle competenze spettanti alle ASP e all’Arpacal in materia di accertamento dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto. Inoltre, vengono ricordati i provvedimenti da attuare nell’immediato, su cui l’ONA batte i pugni da più tempo: il censimento dei siti con riconosciuta pericolosità per la salute, i finanziamenti per le bonifiche, lo snellimento delle procedure per la microraccolta, la creazione di un tavolo di consultazione con le associazioni di categoria. Proposte, queste, che non hanno ottenuto alcun riscontro da parte della precedente amministrazione.
Il presidente Infusini fa sapere inoltre di essere «personalmente disponibile a far parte della struttura tecnica del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione, in qualità di esperto delle problematiche ambientali connesse con la presenza di amianto nei luoghi di vita e di lavoro».
La palla, ancora una volta, adesso passa in mano al governo regionale, sperando che finalmente qualcosa si muova e la Calabria, dopo anni di superficialità e inadempienze, porti a casa qualche risultato in materia di lotta all’amianto.
ing. Giuseppe Infusini
(Coordinatore Provinciale ONA Cosenza)