RUSSO: esiste l’associazione a delinquere in Città?

elezioni

Cataldo RussoVorrei candidarmi alla guida della Città, ma so di non avere nessuna speranza di essere sostenuto. E, quindi? Non resta che scegliere a chi dare il mio voto!
Ho letto un comunicato stampa redatto dal movimento politico “Alleanza per Corigliano”, guidato dall’amico Giovanni Dima, assolutamente privo di contenuti, ma spero faccia in seguito una proposta politica adeguata allo stato di degrado in cui versa oggi Corigliano.
Ci sarebbero ancora molte cose da continuare a denunciare, ma, ahimè, nessuno ne prende consapevolezza, per cui ho deciso di rivolgermi ad un cittadino, uno solo, che, poiché intende candidarsi a sindaco, potrebbe farne patrimonio personale per la sua battaglia.
Qualcuno (James Russell Lowell), molto prima di me, disse: “solo gli stupidi non cambiano mai opinione”. Ebbene, io su Aldo Algieri ho cambiato idea. Penso, infatti, che oggi potrebbe amministrare adeguatamente la nostra comunità. Una comunità, la nostra, molto complessa, dove le persone perbene sono la stragrande maggioranza, ma troppo silenziosa e rassegnata e dove, invece, quelli che si lamentano costantemente sono in malafede, evasori e non hanno nessun rispetto delle regole. Sono quelli a cui va bene un sindaco come Geraci che in poco tempo ha trascinato Corigliano nell’anarchia.
Oggi qui ognuno fa quello che vuole, a partire da una classe dirigente fuori e dentro le istituzioni che va assolutamente rimossa. L’elenco è davvero molto lungo, ma, giusto per fare qualche esempio, vanno azzerati tutti i tecnici e progettisti che bloccano le opere pubbliche perché necessitano troppo spesso di perizie di variante in corso d’opera; l’ultima in ordine di tempo è l’ostello della gioventù di contrada Pendino.
Naturalmente ciò è possibile perché costoro, questi tecnici esterni, sono in associazione (a delinquere) con qualcuno dentro le istituzioni. Poveri soldi pubblici!
In futuro mi rivolgerò ad Algieri perché è stato l’unico a chiamare in causa non solo la politica, ma anche uffici giudiziari che sembrerebbe considerino le tante cose dette sulle ipotesi di illegalità solo lotta politica. In tanti sappiamo, però, che così non è. Non è lotta politica quando si denunciano le mazzette al cimitero o quando all’interno della macchina comunale si attribuiscono compensi molto discutibili o quando un consigliere comunale approfitta del proprio ruolo per ricattare l’imprenditore Piero Oranges, con la complicità di dirigenti di settori ed assessori. Mi chiedo, ma di cosa sto parlando? Qui è tutto regolare compreso un consiglio comunale che si doveva tenere in seconda convocazione e che, a spregio della legalità, si è tenuto ugualmente in prima.
Cataldo Russo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: