Mirella Pacifico è il nuovo dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale di Mandatoriccio. Una scuola, per certi versi variegata, in quanto è costituita dall’infanzia, dalla primaria e dalla secondaria di primo grado, così come tutti i comprensivi d’Italia. C’è da aggiungere, però, che è dislocata in cinque comuni, vale a dire, Mandatoriccio, Calopezzati, Campana, Pietrapaola, Scala Coeli ed è articolata in ben 16 plessi scolastici. Complessivamente è frequentata da circa 520 alunni e vi operano 90 docenti. Pur essendo fresca di nomina, la dottoressa Pacifico ha, alle sue spalle, una lunga e interessante carriera professionale che, unita al suo pragmatismo e al ricco bagaglio culturale, le consentirà di guidare senza alcuna difficoltà l’antica scuola mandatoriccese. Anzi, grazie ai suoi noti e fermi paradigmi di riferimento, lavorerà alacremente per creare i presupposti di continua crescita della suddetta istituzione scolastica. Oltre ai numerosi anni di insegnamento, la professoressa Mirella Pacifico, per un lungo periodo è stata distaccata, prima presso l’Ufficio scolastico regionale della Calabria, poi presso l’Uciim, Unione cattolica italiana degli insegnati, dirigenti, educatori e formatori. Dunque, l’arrivo della dirigente Pacifico nella scuola di Mandatoriccio rappresenta un valore aggiunto per il territorio del basso Jonio cosentino. Realtà territoriale che ella ben conosce, non solo perché proveniente dalla vicina Mirto Crosia, ma anche in quanto direttore dell’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi di Rossano Cariati e presidente della sezione Uciim di Mirto – Rossano, nonché consigliere nazionale di quest’ultimo sodalizio. La dottoressa Pacifico, dal carattere aperto e socievole, da anni detiene ottimi rapporti con i dirigenti scolastici e i rappresentanti delle varie istituzioni dell’area ionica cosentina e della valle del Trionto. Ottima l’accoglienza ricevuta nella scuola che è chiamata a dirigere. Dal canto suo, ha augurato a tutte le componenti della scuola di poter insieme, “condividere un viaggio che, pur nelle evidenti difficoltà del periodo legate al Covid-19, possa essere ricco di momenti gioiosi e di soddisfazioni, verso quello che è il fine ultimo della nostra azione: il benessere degli alunni, la formazione integrale di tutte le loro dimensioni: cognitive, sociali, spirituali, lo sviluppo della consapevolezza dell’idea che un ragazzo ha di sé”. Nel suo ruolo di dirigente, quindi anche di coordinatrice, di una realtà complessa, la dottoressa Pacifico spera “di riuscire ad allineare – ha detto – le risorse umane, professionali e finanziarie verso l’identità della scuola, così da costruire un capitale relazionale, all’interno e al di fuori dalla scuola, dove si sperimenta la partecipazione, la solidarietà, la valorizzazione delle differenze, la gestione dei conflitti”. La dirigente Pacifico pensa, quindi, “a una scuola che esce dalle sue mura, incontra il territorio, si confronta e cresce con esso”; al contempo, desidera “un territorio che vive la scuola, che entra in essa, che la vive insieme agli alunni e a tutto personale che vi opera quotidianamente”.