«Sappiamo che la legge non obbliga l’attesa del risultato in quarantena – ha spiegato un genitore visibilmente preoccupato che ha denunciato l’accaduto – ma ci aspettavamo un minimo di buon senso. L’insegnante non avrebbe dovuto recarsi sul posto di lavoro solo per coscienza e per evitare di diffondere il virus. Noi paghiamo rette salate nella speranza di mandare i nostri figli in luoghi sicuri, ma evidentemente questo non avviene. Di certo denuncerò quanto accaduto alle autorità competenti». Da quanto si apprende, anche i colleghi della maestra positiva nelle prossime ore si sottoporranno al tampone, ma intanto trenta bambini rimarranno a casa in via precauzionale.
(fonte LaCVnew24)