L’inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Graziella Viscomi, con la supervisione del Procuratore Nicola Gratteri e dell’Aggiunto Giancarlo Novelli. Il sequestro delle licenze è stato disposto dal Gip Barbarà Saccà.
Dopo mesi di indagini, appostamenti e pedinamenti, gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria della Polstrada calabrese sono riusciti a ricostruire il giro d’affari in cui erano implicati imprenditori italiani e stranieri e persone che godevano di rapporti privilegiati in alcuni uffici pubblici del catanzarese. Si è scoperto che le persone denunciate, anche rendendo false dichiarazioni, avevano ottenuto in modo fraudolento la licenza per svolgere il servizio di noleggio con conducente, provocando così un grave pregiudizio non solo a quelli che per svolgere la stessa professione avevano osservato le regole e pagato le tasse, ma anche dei tanti ignari turisti che, per potersi spostare dagli aeroporti e dalle stazione dei treni di Roma, avevano scelto quel mezzo di trasporto ritenendolo legittimo e sicuro.
Così facendo gli indagati erano riusciti ad assicurarsi un ingente giro d’affari con illecita concorrenza in danno degli altri tassisti e conducenti di auto a noleggio, arrecando, inoltre, perdite d’introiti per le casse del comune di Roma che, in casi analoghi, si era anche costituito parte civile. Gli investigatori della hanno accertato che, tra il 2011 e il 2017 in un comune del catanzarese, erano state rilasciate 100 licenze a fronte di un migliaio di gli abitanti, mentre a Roma di quelle autorizzazioni ne erano state rilasciate 1.024 su oltre 3 milioni di abitanti. (fonte ANSA).