“Difendere il territorio dai saccheggiatori” è questo il tema all’ordine dell’incontro.
I tre sindacati Cgil, Cisl e Uil insieme a Confapi Calabria hanno deciso, in seguito al dibattito, di chiedere al Governo centrale un risarcimento per le ultime scelte fatte che hanno alimentato il disastro sanitario calabrese e a cascata hanno colpito duramente l’economia della regione.
I Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo hanno definito la riunione utile e opportuna in un momento drammatico per la Calabria e una grande occasione per fare insieme un grande lavoro di squadra.
“Strutturando il confronto in un momento di assenza della politica è quello da cui bisognerà ripartire. È necessario che la Calabria si unisca al grido di richiamo al Governo nazionale, per il risarcimento dei danni economici e sociali dovuti a un lockdown che è esclusiva conseguenza dei ritardi decennali del Sistema sanitario regionale dovuti, per una parte importante, alle scelte sbagliate messe in campo in questi ultimi anni dalle politiche nazionali e regionali a tutti i livelli” – ribadiscono tutte e tre le organizzazioni sindacali.
Tanti gli argomenti trattati durante l’incontro. Comuni gli obiettivi di ripartenza.
Russo della Cisl ha dichiarato: “Dopo gli ultimi fatti che hanno fatto parlare della Calabria su tutti i media nazionali, la nostra regione è stata umiliata”.
“Per questo fare della bilateralità un punto di forza e usare la banca dati degli enti bilaterali, è stata questa la proposta di Sposato della Cgil. “La bilateralità ci permetterà di studiare il territorio e di analizzarlo”.
E ancora “sulla sanità ci sono responsabilità a tutti i livelli che hanno causato il confinamento della Calabria in zona rossa. Scelta che è ricaduta su tutto il tessuto economico delle le province calabresi. È necessaria dunque una riprogrammazione dei fondi e le scelte sul Recovery fund dovranno coinvolgere il partenariato economico e sociale” dice il segretario della Uil, Biondo.
Continuano a parlare i sindacati di Cgil, Cisl e Uil: “Ci vuole un nuovo piano sulle politiche del lavoro attive e passive, formazione, sicurezza e legalità, Confapi Calabria su questo sta facendo un ottimo lavoro”.
Il presidente Napoli conclude così il tavolo operativo: “C’è un grande lavoro da fare insieme. C’è lavoro se c’è impresa, quella impresa che applica i contratti, che non sfrutta il territorio con contratti fasulli. Bisogna spiegare alle imprese e ai lavoratori l’importanza della bilateralità e le opportunità del welfare soprattutto in una regione in cui manca la sanità” (Comunicato stampa).