L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende esprimere i propri complimenti all’Avv. Giuseppe Morero, del foro di Castrovillari il quale, dopo 20 anni, nel dicembre 2015, ha ottenuto una sentenza, emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro che ha riconosciuto una corresponsabilità dell’ANAS nella causazione del sinistro occorso ad un cittadino di Cassano Jonio mentre percorreva la S.S. 106, in prossimità del camping “Raganello”.
L’Associazione precisa che la suddetta sentenza è stata ottenuta dopo che il Tribunale di Castrovillari prima e la Corte d’Appello di Catanzaro poi, avevano rigettato la domanda di risarcimento danni proposta dagli eredi del defunto. La Corte di Cassazione, però, con una sentenza che farà giurisprudenza, ha riconosciuto l’errore che aveva commesso la Corte d’Appello di Catanzaro e ha cassato con rinvio alla Corte d’Appello di Catanzaro in diversa composizione che, con la sentenza del dicembre 2015, ha riconosciuto la corresponsabilità dell’ANAS nella causazione del detto incidente.
Il presidente Fabio Pugliese ha subito contattato – per esprimere la massima soddisfazione dell’intera Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – l’Avv. Giuseppe Morero il quale ha affermato che “i motivi preminenti che mi hanno fatto accettare il mandato per la detta causa sono stati due: quella di far ottenere giustizia ad una delle tante vittime che da tempo immemore causa la maledetta S.S. 106; la grande convinzione che ho nella giustizia che, fortunatamente, nel dicembre 2015, è stata fatta”.
L’Associazione evidenzia, oltre ai meriti conseguiti dall’Avvocato in campo legale, anche quelli umani: per una serie di ragioni Morero già dalla fine degli anni 90′ ha deciso di anticipare di tasca propria le spese vive senza nulla chiedere ai propri assistiti fino all’emissione delle sentenza.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, vuole sottolineare la grande importanza di ciò che è accaduto rinnovando l’invito a tutti gli organi di stampa alla diffusione di queste notizie che riteniamo di vitale importanza: se i cittadini quasi sempre rassegnati e disillusi non iniziano a lottare affinché i loro diritti non vengano continuamente calpestati sulla S.S.106 non cambierà mai nulla mentre, invece, se ognuno di noi farà la propria parte riusciremo certamente a dar vita, tutti insieme, ad un grande processo di cambiamento che muterà la “strada della morte” in una strada della Vita, dello sviluppo e della giustizia.