Pochi, rispetto, comunque, rispetto al resto che si è adeguato alle normative anti-covid. Dpcm sostanzialmente rispettato in riva allo Stretto. Pochi clienti per chi ha rischiato e pochissime persone in giro, alle fermate dei pullman; traffico scarso lungo le arterie principali, e abbondante disponibilità di parcheggi, vero miraggio degli automobilisti nei giorni normali.
Bar e pasticcerie, hanno bloccato i loro ingressi: è vietato entrare, ma si può ordinare all’entrata per poi consumare tutto comodamente a casa. “Certo, non è come nei giorni normali – dice il titolare di una pasticceria sul viale Aldo Moro -. La perdita di clientela c’è, rispetto all’afflusso che avevamo quotidianamente davanti al banco. Tuttavia è necessario farlo per il bene di tutti. Speriamo che serva”.
Nel primo giorno di lockdown, i commercianti crotonesi le cui attività sono tra quelle da tenere chiuse, hanno invece deciso di aprire i loro negozi nonostante i divieti. Una protesta spontanea, nata attraverso il tam tam sui social, che ha coinvolto il 70% delle attività commerciali nel capoluogo di provincia e che dovrebbe durare solo la giornata di oggi. Sono rimasti aperti soprattutto i negozi di abbigliamento, mentre bar e ristoranti, che pur organizzati per l’asporto (che non è vietato), hanno piazzato i tavolini in strada per accogliere i clienti. (fonte ANSA).