“Questo presidio con i lavoratori – hanno spiegato i rappresentanti dell’Usb – andrà avanti ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte sul futuro di una realtà cardiochirurgica, arrivata ai primi posti in Italia nel settore, sia dal punto di vista operativo e delle attività che per quanto attiene la tutela dei lavoratori che prestano la loro opera a tutti i livelli. Non è possibile – hanno aggiunto – che si chiuda in questo modo una pagina così importante. Chiediamo per questo che sia garantita la continuità del servizio e che si proceda in tal senso ad un commissariamento della struttura”.
( fonte ANSA).