CORIGLIANO-ROSSANO Conservazione dell’antico dialetto rossanese e pietanze tipiche. Nel centro storico c’è chi porta avanti tradizioni da lunghe generazioni. I turisti degustano e apprezzano.
Alla
riscoperta delle tradizioni gastronomiche e dialettali rossanesi. Nasce come latteria circa 70 anni fa, da vecchie generazioni. E, come da prassi, ogni famiglia veniva identificata con un soprannome, in questo caso “I Ciommetti”, così si chiama
la storica salumeria di Piazza Grottaferrata nel centro storico rossanese. Oggi sono i fratelli Francesco e Pasquale Avena, di 34 e 32 anni, insieme alla mamma a mandare avanti la piccola impresa. Nel 2017 si decide di ristrutturare il piccolo locale di appena 100 metri quadrati che custodisce al suo interno una colonna con 2mila anni di storia (fortezza romana) e cunicoli sotterranei che attraversano ampi tratti della parte storica.
L’uso del linguaggio dell’antica rossanesità, la cucina casalinga, le storiche denominazioni delle pietanze, i detti, gli indovinelli rossanesi, questi i loro
marcatori identitari. A gustare le prelibatezze nostrane i
turisti provenienti da tutta Europa e dal Mondo, in visita per il Codice purpureo riconosciuto patrimonio Unesco. Apprezzano il
baccalà, polpette di melanzane, olive “ara fressuredda”, rape e salsiccia, le ricotte di propria produzione, “riuneddi di capretto”, cipudizze, e tanto altro. La signora Maria Teresa cucina
con i vecchi metodi di cottura, “come se cucinasse a casa sua”. Il menù trascritto rigorosamente in dialetto con traduzione in italiano, lanciato sui social con tanto di commenti coloriti di totale approvazione. In un’epoca in cui c’è la corsa alla modernità e alla innovazione, c’è chi guarda e conserva il passato, valorizzandone le tradizioni.