Se il fine di questo protocollo era quello di aumentare la valorizzazione turistica e lo sviluppo economico del territorio della costa Ionica Crotonese tramite appunto un aumento dell’attività volativa ed anche una miglior qualità dei servizi aeroportuali pensiamo che dopo la gestione fallimentare finora condotta dalla Sacal non sia stato raggiunto ed al tempo stesso che la rotta intrapresa sia totalmente sbagliata!
Il progetto in questione, quindi, promosso e gestito, nell’ambito aeroportuale dello scalo Crotonese, con il coinvolgimento di SACAL doveva avere la validazione da parte dei comuni per la sua concreta attuazione che non dovevano soltanto impegnarsi economicamente in maniera così onerosa!
Un impegno per il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone totalmente disatteso da parte di Sacal nella promozione della Costa Jonica crotonese e nella creazione di quel marketing mix territoriale che doveva puntare sul flusso di incoming e sui potenziali clienti ancora da raggiungere, così da evitare le cosiddette “fughe di traffico”! L’unica attenzione della Sacal era per il fondo economico che il territorio crotonese garantiva al gestore aeroportuale!
I comuni, purtroppo, non hanno controllato, non hanno vigilato sul protocollo lasciando che risorse economiche destinate al territorio volassero altrove senza alcuna ricaduta concreta per la comunità già emarginata della provincia crotonese.
Oltre il danno la beffa se consideriamo tutti i disagi che il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone ha denunciato in questi anni di cui la responsabilità maggiore è proprio della Sacal, che seppur pagata profumatamente per promuovere il nostro territorio, agiva in direzione opposta facendo registrare tante testimonianze negative. Questi soldi, tremilioniquattrocentocinquantaquattrocentoquarantottoventieuro, non sono serviti a pagare neppure un cartello con gli orari dei pullman per Crotone, non sono serviti neppure a pagare il rinnovo del dominio CrotoneAirport.it poche decine di euro di spesa!
Nell’incontro del 22 gennaio presso l’aeroporto di Crotone la Sacal presenterà il piano industriale per il rilancio dello scalo?
Presenterà ancor di più le relazioni ai comuni della provincia dimostrando come in questi anni abbia impiegato le risorse economiche del protocollo siglato per promuovere il brand della Costa Ionica?
Oppure, si presenterà un’ennesima cambiale da sottoscrivere per il nostro diritto alla mobilità che dovrebbe essere garantito dalla costituzione italiana?
Cosa faranno i parlamentari crotonesi Barbuto, Corrado, Torromino e Stumpo, l’onorevole Sculco ed i sindaci Voce e Vittimberga? Difenderanno il nostro diritto alla mobilità? Batteranno i pugni al tavolo istituzionale davanti ad una gestione precaria dell’unica infrastruttura della provincia negli ultimi anni?
Ribadiamo che domani la Sacal non ha voluto la nostra presenza al tavolo istituzionale forse nella speranza di avere maggiori possibilità di poter convincere le istituzioni a pagare nuovamente pegno senza garantire nulla sul futuro dell’aeroporto di Crotone!
Noi saremo vigili sull’aeroporto di Crotone perché rappresenta ora più che mai l’unica speranza di esser collegati al resto della nazione visto che il recovery fund non prevede per il territorio crotonese nulla in termini di infrastrutture non avendo progetti cantierabili!
Il Direttivo
Comitato Cittadino Aeroporto Crotone