La nostra città – è sotto gli occhi di tutti (o quasi!) – sta vivendo un momento delicatissimo: proprio quando sarebbe dovuta sbocciare, appare sempre più abbandonata a se stessa, spettrale, paralizzata. Le strade – il più delle volte al buio e rese deserte dalle tante attività che nell’ultimo anno sono state costrette a chiudere – sono diventate il quartier generale di una criminalità ormai fuori controllo.
Sindaco, ci preme sapere se – nella necessità di controlli ulteriori, su un territorio così vasto e complesso che il solo Corpo della Polizia Municipale non riesce a coprire – pur non essendo di sua competenza diretta, sta seguendo in prima persona o ha delegato qualcuno della sua Maggioranza a farlo, l’iter per il passaggio che vedrà il Commissariato di Polizia diventare distretto e la Compagnia dei Carabinieri diventare Gruppo.
Sindaco, mentre attendiamo la progettazione di nuove vie di comunicazione che rendano realmente unita la città, e considerando il potenziamento dei mezzi pubblici, viste le necessità del momento, le periferie appaiono sempre più lontane dal centro, le Marine in “balia delle onde”, mentre i centri storici, minacciati dal dissesto, si avviano sempre più verso un destino inesorabile, segnato dall’abbandono. Rari brandelli di rete arancione indicano l’inizio di qualche cantiere, frutto di progetti resi esecutivi anni fa, rispettivamente dai due comuni ormai estinti; tutto ciò dà l’idea di un immobilismo politico per una città che, al momento, non ha nessun peso e nessuna credibilità nello scenario politico né provinciale, tanto meno regionale; un immobilismo che non si addice alla “Terza città della Calabria”. E allora smentisca questa nostra idea (con dati reali, però), realizzando – una volta per tutte – la sua visione di città (perché dopo due anni se ne sarà fatta una?!)!
Considerando il suo ruolo di Primo Cittadino, pur essendo consapevoli dei limiti delle sue competenze, ci può garantire una sua vigile interlocuzione con chi di dovere per i problemi che affliggono la Sanità locale con due strutture in affanno che, ormai, fanno parlare di sé solo per disservizi, reparti chiusi, penuria di medici e topi golosi?!
Al degrado appena descritto, poi, c’è da aggiungere la pandemia che ha letteralmente stravolto la quotidianità di ognuno di noi compromettendo l’equilibrio delle famiglie e mettendo a dura prova i bambini. Oggi che il TAR ha rigettato – e per la seconda volta – la sua ordinanza, riammettendo la didattica in presenza, quali garanzie ci può dare sullo stato dei luoghi? Sulla sicurezza dei nostri figli? Sulla sicurezza degli stessi insegnanti e di tutto il personale scolastico?
Seriamente preoccupati per tutto questo, ci rivolgiamo ancora una volta a lei, Sindaco, per cercare di capire qual è la sua strategia – se ne ha una – per risollevare le sorti della sua e nostra Città.
Molte aziende stanno vivendo ore complicate, lei – come primo cittadino – che tipo di aiuti sta dando o ha pensato di dare loro? Alle piccole attività? A quanti hanno investito tutti i sacrifici di una vita nelle strutture ricettive e di promozione turistica? Quale vicinanza ai gestori dei lidi? Che tipo di sostegno sarà dato alle famiglie? Nel bilancio di previsione 2021/2023 che le toccherà approvare, prima o poi, ha tenuto conto di queste difficoltà e di come arginarle, oppure attendiamo i soli “ristori” del Governo Centrale!?
Sindaco, lei ha l’onere e l’onore di reggere una città che può e deve diventare il fiore all’occhiello di questa Regione. Non possiamo permetterci approssimazione, ma abbiamo bisogno di scelte coraggiose, partendo dal potenziamento di quello che abbiamo!
Spieghi, per esempio, ai suoi cittadini a che punto sta il discorso ZES dopo la riunione che si è tenuta nei giorni scorsi? Certo non le chiediamo di proporre il potenziamento della strada ferrata che dovrebbe essere un’opera scontata per un Porto funzionante; ma almeno ha mai pensato che per farlo decollare sia indispensabile che i lavori di ammodernamento della SS 106 siano prolungati, almeno, fino al suo ingresso collegando l’infrastruttura alle arterie viarie principali? Si è mobilitato con il Ministero e con l’ANAS o anche solo con i Parlamentari del territorio affinchè ciò possa attuarsi? Come vede le nostre non sono polemiche sterili, ma vogliono essere spunto di riflessione e azione. Quando l’azione viene a mancare, però, o si riduce ad una infondata autocelebrazione, come movimento di opposizione saremo abbiamo il dovere di “sollevare la voce”!
Alessandra Capalbo, coordinatrice di Civico e Popolare.