«La differente incidenza nelle due aree, ha affermato il responsabile del servizio igiene e prevenzione Martino Rizzo, è influenzata da alcuni grossi focolai presenti nella zona del coriglianese, ma probabilmente è anche determinata da una diversa circolazione del virus nella popolazione, maggiore a Corigliano». Sul “caso Cassano” l’alto dirigente sottolinea come «la mancanza di un “filo conduttore” tra i casi, indichi la forte circolazione e diffusione del virus nella popolazione, che potrebbe determinare danni gravi soprattutto ai soggetti fragili».