La mancata approvazione dei bilanci degli ultimi anni era la spia evidente di uno squilibrio finanziario e di un contenzioso fuori controllo dovuto, per come emerge dal lavoro degli inquirenti, ai bilanci taroccati, a costi fuori controllo e gestioni opache.
Ora – proseguono i Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL provinciali e comprensoriali –, occorre una vera svolta nella gestione dell’ASP di Cosenza, che in questi anni ha accumulato debiti e nuovo contenzioso, senza garantire servizi sanitari di qualità sul territo e negando troppo spesso il diritto alla salute dei cittadini di questa provincia.
Il compito del nuovo Commissario ASP, al quale chiederemo in queste ore un incontro urgente, sarà quello di lavorare per portare quella trasparenza, quella efficienza organizzativa e quel controllo che sono mancati in questi anni, compiendo una verifica puntuale soprattutto sulle prestazioni in convenzione, i cui costi, cresciuti negli anni, assorbono gran parte di un bilancio che supera 1,2 miliardi.
Serve – concludono i sindacalisti – una sanità che guardi ai servizi da erogare ai cittadini e dove non ci sia più spazio per il malaffare ed il clientelismo: Per tali ragioni, sin da ora, nel prendere atto di superficialità che esulano anche dalle responsabilità commissariali, annunciamo che ci costituiremo Parte Civile in ogni eventuale processo che scaturirà dalla odierna indagine, affinché paghi chi potrebbe aver lucrato sulla salute di cittadini, lavoratori e pensionati» (Comunicato stampa).