Ci eravamo illusi che durante il dibattito pubblico fosse possibile far prevalere il buonsenso ma, ora, si sta cercando di bypassare ogni confronto e quindi ogni discussione sui diversi percorsi come se l’unica possibilità di avere una strada di categoria B sia quella di farla passare lontano dall’unica infrastruttura presente sul territorio, l’aeroporto di Crotone, e dall’attrazione turistica principale della nostra provincia: il castello di Le Castella.
Abbiamo avuto diversi incontri in questi giorni con i comuni ma ad ogni discussione si evidenziava una scarsa conoscenza del problema illusi che qualcuno realizzerà le varie bretelle che collegheranno l’intero territorio crotonese.
Ad oggi la variante ss 106 proposta è lunga 48 km circa ed è questa l’opera che verrà realizzata dall’Anas insieme ai relativi svincoli. Le varie bretelle promesse dai vari soggetti promotori sono strade secondarie provinciali quindi di totale competenza della Provincia di Crotone.
Un ente provinciale, quello di Crotone, che ad oggi dopo 17 anni ancora non è riuscito a concludere la strada del Petilino di 12 km si dovrebbe prender carico di collegare il territorio alla variante realizzando quindi circa 23 km di strade a noi sembra veramente un’assurdità!
La variante della ss 106 promette di far risparmiare 5 minuti per arrivare prima a Catanzaro ma uccide inevitabilmente il nostro aeroporto e penalizza ancor più la nostra attrazione turistica più bella: Le Castella.
A Cosenza la politica insegnò quanto sia importante collegare alcuni territori con una strada veloce ed efficiente per un futuro migliore, costi quel che costi la politica fece passare l’autostrada da Cosenza!
Crotone non imparerà mai! Pronta ad avere sempre una visione limitata del proprio futuro e nessuna ambizione lasciando che siano altri territori a diventare punti di riferimento per la fascia jonica!
In questo scenario, l’aeroporto Pitagora vivrà altri anni di agonia con la gestione sempre più precaria della Sacal impegnata quindi a concretizzare i 200 milioni di euro del master plan per l’aeroporto di Lamezia Terme fino al 2027 e ad ammodernare lo scalo di Reggio Calabria con i 25 milioni di euro stanziati dal governo italiano.
Forse il gestore aeroportuale calabrese troverà anche il tempo per iniziare la procedura per la realizzazione dell’aeroporto di Sibari chiesto fortemente dal territorio dell’alto jonio, previsto dal piano dei trasporti regionale e per il quale sono previsti cospicui fondi con il benestare della comunità europea.
La politica locale capace di fare sempre più slogan sulla strada ss 106 e sulla ferrovia risulta, purtroppo, incapace di sviluppare dei progetti in cui le infrastrutture siano interconnesse; infatti, ad oggi la fascia jonica sarà poco impattata dal recovery fund e quindi non avremo alcun finanziamento concreto!!!
Lanciamo il nostro ennesimo appello ai comuni interessati dalla variante, in modo particolare al Comune di Crotone ed al Comune di Isola di Capo Rizzuto, affinché attendano, prima di procedere con la delibera per la deroga al dibattito pubblico sulla variante della ss 106, il master plan della Sacal o si chieda urgentemente un incontro con la stessa al fine di capire se tale soluzione possa avere un impatto negativo immediato sullo scalo crotonese e quindi influenzare sin da ora ogni sorta di rilancio dello stesso.
Solo la Sacal può chiarire se il rilancio dell’aeroporto di Crotone sia possibile con l’attuale strada statale!!!
Solo la Sacal può dire attraverso il suo master plan quanti passeggeri possano ipoteticamente, nell’epoca post-covid per lo scalo crotonese, ipoteticamente partire dal CrotoneAirport in virtù delle altre infrastrutture di trasporto presenti e future ed in merito quindi potrebbe illustrarci anche quanti e quali investimenti sarebbe disposta a fare per lo scalo di Crotone!
Prendere una decisione così importante senza attendere il parere, ovviamente non vincolante del gestore aeroportuale trentennale dell’aeroporto di Crotone, secondo il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone è da insensati!!! La Sacal potrebbe, infatti, decidere di non investire più in un aeroporto privato anche di una strada principale!
Chiediamo ai sindaci che si apprestano a deliberare su tale argomento che vengano chiariti i tanti dubbi che con la deroga al dibattito pubblico rimarrebbero inascoltati e che potrebbero segnare inevitabilmente il nostro futuro!
L’aeroporto di Crotone è l’unica infrastruttura che può collegarci al mondo nei prossimi 10 anni, per questo stiamo incontrando le varie istituzioni locali e notiamo che ci siano sempre più idee confuse in merito.
“Arriveremo tutti prima a Catanzaro”, “Andremo velocemente tutti a Lamezia” è lo slogan che riecheggia in una provincia smarrita ed incapace di ambire a diventare per la fascia jonica un crocevia di passeggeri e merci, dimenticando che per arrivare a Catanzaro ed a Lamezia e da qui al resto del mondo si presuppone di fare molti più chilometri quando abbiamo un aeroporto che è già presente nel territorio e nel quale basta far arrivare gli aerei per far viaggiare i cittadini.
Un appello di cuore lo facciamo al Sindaco Vincenzo Voce ed al Sindaco Maria Grazia Vittimberga, insieme ai relativi consigli comunali, di riflettere sulle scelte di oggi che influenzeranno inevitabilmente i prossimi decenni tenendo ben presente che, purtroppo, il nostro territorio ha preso spesso decisioni sbagliate!
Per il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone un aeroporto senza strada è un aeroporto senza futuro e che cosi indebolito difficilmente avrà un rilancio se non a caro prezzo dell’intero territorio! (Comunicato stampa).
Il Direttivo
Comitato Cittadino Aeroporto Crotone