In particolare, nella nota inviata dal commissario alle cinque Aziende ospedaliere provinciali della Calabria, si fa riferimento «alle persone estremamente vulnerabili, affette da patologie severe con immunodeficienza, anche pregresse, rientranti nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale e identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità, con i loro accompagnatori e/o conviventi. Tali soggetti, infatti, hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o anche letali di Sars-Cov2».
«Per una maggior efficacia – riporta la nota – tale attività di vaccinazione deve essere svolta dai medici di Medicina generale presso i propri ambulatori, ovvero presso i centri di vaccinazione delle Aziende ospedaliere provinciali» (Comunicato stampa).