Il lavoratore che nelle ultime ore ha deciso di manifestare rientra in tale elenco come tanti altri, alcuni dei quali in situazioni familiari anche più gravi, con gli stessi diritti. L’azienda ha piena consapevolezza del momento difficile, a causa della pandemia, che attraversa il mondo del lavoro. Attualmente l’impresa ha in dotazione circa 300 unità lavorative in 11 comuni della Calabria e attua scrupolosamente i capitolati speciali d’appalto in linea al quadro normativo. L’azienda, difatti, ha regolarmente trasmesso l’elenco dei lavoratori stabilizzati alla Stazione appaltante, nel pieno rispetto di quanto prevede il Contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria nonché delle clausole sindacali, ed essendo in scadenza di appalto non è consentita alcuna variazione.
L’atteggiamento di talune sigle sindacali tendente a focalizzare l’attenzione su un singolo caso in una fase in cui è in scadenza l’appalto di Igiene Urbana nell’ex comune di Rossano rischia di generare aspettative cui l’azienda al momento non può far fronte poiché è a bando un nuovo appalto.
Pur condividendo le esigenze e le legittime aspirazioni dei lavoratori precari, l’azienda richiama i contenuti di un accordo sottoscritto in sede di Confindustria, relativo proprio ai lavoratori a tempo determinato, in cui si mira a incentivare e incrementare tali assunzioni nei periodi di alta stagione. Una statuizione, quindi, riconosciuta dalle organizzazioni sindacali che, oggi, invece le stesse sigle sembrano aver dimenticato. Lavorare stagionalmente per un’azienda non comporta, automaticamente, il diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Per di più, avallare tali tesi a causa di una singola protesta significa creare un precedente che potrebbe abilitare altre centinaia di lavoratori a rivendicare altrettanto con le stesse modalità.
UFFICIO STAMPA
Corigliano Rossano, sabato 6 marzo 2021