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Didattica a distanza prorogata fino al 6 aprile, alla luce dell’andamento preoccupante della pandemia e del temuto arrivo della cosiddetta terza ondata
Prorogata fino al 6 aprile negli atenei calabresi la didattica a distanza. La decisione è stata presa dal Comitato di coordinamento regionale delle università calabresi, al termine della seduta di ieri pomeriggio. All’incontro hanno preso parte anche Tommaso Calabrò, dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Regione, e la Protezione Civile regionale.
Nel corso della seduta sono stati innanzitutto esaminati i dati recenti relativi all’andamento della pandemia in Calabria e agli scenari futuri, con il temuto arrivo della cosiddetta terza ondata. L’ultimo bollettino regionale ha registrato una crescita dei casi positivi rilevati e anche il numero dei ricoveri in ospedale è in aumento.
Dati che si inseriscono in un quadro nazionale in progressivo peggioramento con una preoccupante avanzata delle varianti nel Paese. Lo stesso rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanbattista De Sarro, intervenendo anche da medico, ha evidenziato le criticità della fase che stiamo ancora attraversando.
Il Coruc quindi, preso atto del quadro per nulla confortante emerso nel corso del confronto, non ha potuto che confermare le restrizioni vigenti e rinviare di qualche settimana il rientro in aula. Hanno votato a favore i quattro Rettori, il rappresentante della Regione e due studenti su tre.
L’auspicio del Coruc è quello di raggiungere nel breve periodo una situazione di maggiore stabilità, che consenta una graduale ripresa delle attività in presenza, aiutati dalle temperature primaverili più calde e dal procedere delle vaccinazioni in corso sul territorio e negli atenei calabresi. Le somministrazioni sono iniziate ieri all’Unical e sono in corso a Catanzaro, mentre a Reggio Calabria partiranno lunedì.
