Zona rossa a Cariati. Dopo il rapido aumento dei contagi a Cariati verranno istituite le misure più urgenti con ordinanza del Presidente della Regione Antonino Spirlì. La decisione è frutto di un’interlocuzione avviatasi già sabato scorso tra il sindaco Filomena Greco, il direttore del dipartimento di prevenzione, igiene pubblica e salute dell’ASP di Cosenza Mario Marino, la responsabile dell’unità di crisi regionale per l’emergenza Covid Caterina de Filippo e la Prefettura.
«È un momento difficile – commenta Filomena Greco – nel quale ciascuno di noi deve rispettare tutte le regole imposte per il contenimento del contagio, al fine di salvaguardare la nostra vita e quella delle nostre famiglie». Ha poi raccomandato di uscire di casa solo in casi di stretta necessità e per motivi inemendabili di lavoro, adottando sempre le dovute misure igieniche. Rassicurando i cittadini sull’incremento delle forze dell’ordine e dei vigili urbani, ha ribadito che l’educazione civica dei cittadini è sicuramente l’arma più efficace per limitare i contagi.
Nel pomeriggio è giunta l’ordinanza firmata da Spirlì, con cui si dispone che nei Comuni Bisignano, Cariati (in provincia di Cosenza) e Samo (Reggio Calabria), saranno in vigore le limitazioni da zona rossa dalle ore 5 del 18 marzo a tutto il 31 marzo 2021.
È quanto stabilisce l’ordinanza n. 14, firmata oggi dal presidente della Regione, Nino Spirlì, per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19.
L’ORDINANZA
Nell’ordinanza si specifica che in tutti questi Comuni l’incidenza dei casi «negli ultimi 7 e 14 giorni supera i valori individuati nel Dpcm 2 marzo 2021, anche tenendo conto di quanto contenuto nella Raccomandazione 2020/1475 del Consiglio dell’Unione europea nel suo testo consolidato a seguito della Raccomandazione 2021/119».
Il provvedimento dispone che «le misure siano automaticamente adeguate a quanto previsto per i territori identificati come zona rossa, nei provvedimenti governativi di successiva emanazione».
È inoltre previsto che «i dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali competenti procedano al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale, segnalando tempestivamente all’Unità di crisi regionale, ogni variazione significativa intervenuta».