In particolare, nella serata di ieri i militari dell’Arma hanno effettuato un controllo nel centro abitato di Caloveto, in un’area in cui già erano giunte segnalazioni da diversi cittadini inerenti la presenza di giovani che dal tardo pomeriggio si incontrerebbero in violazione delle normative vigenti in materia di emergenza sanitaria e che, talvolta, sarebbero dediti al consumo di sostanze stupefacenti. Tale verifica, consentiva di controllare un giovane appena maggiorenne del luogo, la cui perquisizione effettuata permetteva di rinvenire una quantità di due grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana ed un cd. tira-pugni in ferro, motivo per cui lo stesso veniva deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere nonché veniva segnalato alla competente Prefettura di Cosenza quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Nel corso del medesimo controllo, poi, veniva approfondita la verifica di un magazzino posto nelle immediate vicinanze. Al momento dell’ingresso veniva scoperta la presenza di un giovane che, verosimilmente al fine di evitare il controllo degli uomini dell’Arma, opponeva resistenza ai pubblici ufficiali nel corso del controllo di polizia, spintonandoli con forza e dileguandosi nell’area circostante. Le immediate ricerche consentivano di rintracciare il ventunenne, residente a Caloveto, consigliere comunale di quell’Ente, e di trarlo in arresto nella quasi flagranza di reato per resistenza ad un pubblico ufficiale. L’indagato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, è stato rimesso in libertà non ritenendo allo stato necessaria l’applicazione di misure coercitive, mentre gli atti sono trasmessi alla medesima Autorità Giudiziaria per la richiesta di convalida dell’arresto.
Il medesimo giovane, solo pochi giorni prima, era stato altresì deferito in stato di libertà dagli uomini dell’Arma per un danneggiamento aggravato di un’autovettura di un proprio concittadino.
Sempre i carabinieri di Cropalati, all’esito di una articolata quanto dettagliata verifica inerente i percettori di reddito di cittadinanza, hanno scovato cinque cittadini, di cui due italiani e tre romeni, che avrebbero percepito indebite somme da parte dell’INPS.
Nel dettaglio, i cinque cittadini hanno percepito nell’ultimo periodo indebite elargizioni per oltre 17mila euro, a seguito di dichiarazioni mendaci od omesse comunicazioni di variazioni di stato. I cinque sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Castrovillari e, del fatto, è stata fornita comunicazione all’INPS per i provvedimenti di conseguenza relativi alla sospensione del beneficio ed all’eventuale recupero delle cifre accreditate (Comunicato stampa).