La Calabria in zona rossa da lunedì, l’indice Rt schizza a 1,37: ecco cosa cambia

La Calabria passa in zona rossa lunedì prossimo. È quanto emerge dalla bozza del rapporto settimanale dell’Istituto superiore di sanità. Dalla prossima settimana, quindi, la nostra regione cambierà colore, passando dall’arancione al rosso, che decreta il massimo grado di restrizione. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedi 29 marzo. Passano in area rossa le Regioni Calabria, Toscana e Val d’Aosta

I dati nazionali
Secondo quanto si legge nella bozza, scende l’indice Rt a livello nazionale che passa da 1,16 della scorsa settimana a 1,08. Scende a 247 anche l’incidenza settimanale.
«L’incidenza a livello nazionale è ancora molto elevata – si legge nel report – Alla luce della predominanza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità».

«Il numero complessivo di persone ricoverate in terapia intensiva – prosegue – è ancora in aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale sopra la soglia critica. Si osserva un analogo andamento per le aree mediche. I dati di incidenza, trasmissibilità ed il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione».

«È fondamentale – continua – che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi».

Il Lazio è l’unica tra le Regioni rosse che dal prossimo martedì passerà in area arancione. I dati, infatti, già positivi la scorsa settimana sono stati confermati anche dal monitoraggio di questa mattina come dimostrano anche le proiezioni sull’incidenza settimanale che dovrebbe essere al di sotto della soglia dei 250 casi per 100mila abitanti come confermato dalla Regioni che dà un indice Rt a 0,99 e un’incidenza a 217. Altra novità riguarda poi la Valle d’Aosta e la Calabria che entrano in zona rossa da lunedì così come sarebbe a rischio la Toscana che ha un’incidenza superiore ai 250.

Niente da fare per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Marche, PA Trento, Piemonte e Puglia che rimarranno rosse perlomeno per altre due settimane (fino a metà aprile) dato l’incidenza anche nell’ultimo monitoraggio è superiore ai 250.

La Campania invece fa segnare un dato migliore, da zona arancione, anche se dovrà in ogni caso confermare i dati la prossima settimana per uscire dal rosso subito dopo le festività pasquali.

Cosa prevede la zona rossa
Spostamenti
Sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità”, nonchè il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Vietate fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile le visite ad amici o parenti o comunque in un’altra abitazione privata per motivi che non siano di lavoro, salute o necessità. Il 3, 4 e 5 aprile – e questo vale anche per le zone arancioni – sarà invece consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni.

Scuola
Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti). Inoltre, le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado (materne, elementari, medie, superiori, istituti tecnici etc.) si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Seconde case
È possibile raggiungere le seconde case, anche in un’altra regione (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), ma solo per chi può comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021. Sono esclusi tutti i titoli di godimento successivi (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione). La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo e vi si può recare unicamente lo stesso nucleo.

Autocertificazione
In zona rossa si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia.

Luoghi di culto
È possibile spostarsi per raggiungere il luogo di culto più vicino a casa. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

Passeggiate e sport
Sono ammesse passeggiate ed attività motoria all’aperto esclusivamente in prossimità della propria abitazione, con l’obbligo di rispettare un metro di distanza da altre persone. Ok anche all’attività sportiva esclusivamente nel territorio del proprio comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. Se si fa corsa o bici è possibile anche ‘sconfinare’ nel territorio di un altro comune, “purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza”.

Bar e ristoranti
– In zona rossa così come in quella arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione e nelle loro adiacenze. Dalle 5 alle 22 è consentito l’asporto; la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche in zona rossa. Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Negozi e mercati
– In zona rossa restano aperti solo le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità. Ammessa anche la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia. I negozi che vendono abbigliamento o calzature sia per adulti che per bambini possono restare aperti per la sola vendita di prodotti per bambini, chiudendo le altre aree.

 

FONTE: LACNEWS24.it

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