La vicenda ha inizio nel 2016, data in cui a seguito dell’inizio di alcuni lavori edili eseguiti dalla famiglia della querelante, l’indagato avrebbe “intasato” gli uffici comunali con segnalazioni di vario titolo tese a sollecitare il controllo degli organi preposti al fine di verificare l’esatta esecuzione dei lavori, nonché la loro realizzazione secondo le norme di legge. Tali segnalazioni hanno, a loro volta, comportato un notevole ritardo nell’esecuzione dei lavori arrecando ai committenti un danno di oltre 40mila euro. Non solo. Alcuni familiari della donna, a causa del continuo stress, sono stati costretti a ricorrere a cure mediche. Da qui la decisione di querelare il 70enne per calunnia.
L’avvocato Raffaele Meles, difensore dell’uomo, ha sin da subito sostenuto e provato che le segnalazioni fatte dal proprio assistito agli uffici comunali non fossero lesive di alcun diritto. Le persone offese, nel contempo, a sostegno delle proprie richieste hanno indicato diversi testimoni e allegato certificati medici, perizie tecniche e regolari permessi per costruire.
Il Tribunale di Castrovillari ha infine ritenuto condivisibile la tesi sostenuta anche dalla difesa prosciogliendo definitivamente il 70enne dall’accusa di calunnia (Comunicato stampa).