La gestione delle prenotazioni e la distribuzione dei vaccini anti-Covid19 in Calabria vengono fatte senza criterio logico: il Dipartimento Regionale e l’Ufficio del Commissario pongano immediato rimedio aggiustando il tiro in base alle esigenze della popolazione e al territorio”. E’ quanto dichiara il consigliere provinciale Andrea Cuzzocrea, intervenendo sui disagi che i cittadini, e soprattutto le categorie fragili, stanno incontrando sulla piattaforma di prenotazione.
“Quale è il reale motivo per il quale la prenotazione telematica viene inibita a tanti cittadini appartenenti alle categorie di soggetti fragili? E’ possibile che ancora ad oggi non siano stati aggiornati sulla piattaforma gli elenchi di tali categorie? Quale è il reale motivo di questi ritardi? Potrebbe essere un problema legato alla mancanza di vaccini e quindi al timore di non riuscire a supportare il numero di richieste attese? Ci si rende conto che questa grave inefficienza è al limite della violazione dei diritti costituzionali del cittadino? Tutti coloro che rientrano tra i soggetti fragili – insiste Cuzzocrea – devono avere pari accesso al sistema informatico di prenotazione”.
“Un altro problema – rileva il consigliere provinciale – è la distribuzione dei vaccini disponibili che, oltre ad essere molto limitata in numero, non tiene conto della densità di popolazione delle diverse province ma viene ripartita senza particolare ratio. Così un soggetto di Cosenza, ad esempio, rischia di attendere per lunghi periodi o trovare disponibilità fuori provincia e affrontare un grosso disagio o, a volte, deve rinunciare a vaccinarsi perché impossibilitato a spostarsi per centinaia di chilometri”.
“Chiedo al Presidente ff della Giunta regionale Antonino Spirlì e al commissario straordinario Guido Longo di rimodulare con immediatezza la gestione dei vaccini e la relativa distribuzione territoriale. Auspico inoltre – conclude Cuzzocrea – il coinvolgimento diretto e immediato di tutti i Sindaci che hanno offerto disponibilità ed allestito già da tempo i centri vaccinali nei propri Comuni per poter incrementare la capacità di somministrazione del vaccino. E’ vero che uniti si vince il Covid, ma l’obiettivo di immunizzare la popolazione al più presto non può essere raggiunto se non vengono adottati i criteri giusti nella ripartizione dei vaccini e la gestione della somministrazione non diventa davvero efficiente”.