Un percorso travagliato, quello della piattaforma informatica attivata da poste italiane per accedere alla vaccinazione anti-Covid. In provincia di Cosenza l’entrata in funzione del sistema automatico era particolarmente atteso.
Dal telefono alla tastiera
Inizialmente gli ottuagenari ed i fragili, ai quali può essere praticato il prodotto Pfizer o il Moderna, dovevano pazientare per diversi minuti al telefono, prima di riuscire a prendere la linea e parlare con uno degli operatori in servizio alla Cot, la Centrale operativa territoriale, se residenti a Cosenza e Rende. Negli altri centri dei vari distretti invece, grazie al supporto dei comuni, sono state organizzate efficienti sedute di somministrazione dedicate, tanto che numerosi sindaci hanno chiesto a gran voce di poter continuare ad utilizzare le strutture approntate per proseguire la campagna anche per le altre categorie prioritarie.
Percorso accidentato
L’avvio del sistema informativo poi, è stato accidentato. Perché inizialmente non tutti i soggetti con patologie che danno il diritto di precedenza venivano riconosciuti tali dal software e perché la scarsa disponibilità di vaccini ha limitato il numero dei posti disponibili, dilatando distanze e attese, con i disagi che si possono immaginare.
Più sedi disponibili
La garanzia di forniture più consistenti di vaccini ha permesso all’Asp di aggiungere nuovi punti di somministrazione nella provincia in particolare al Parco Acquatico di Rende e poi a Cetraro, Acri, Roggiano Gravina e Cariati. Nel fine settimana, forse già a partire da oggi, saranno aggiunti ulteriori centri: Spezzano Sila, Praia a Mare, Mormanno. Si lavora per inserire anche altri due punti lungo la costa jonica.
Occhio alla scadenza
Tuttavia la domanda rimane sempre di gran lunga superiore alle disponibilità per cui non tutti riusciranno ad accedere in tempi brevi ad un punto di somministrazione in prossimità della propria residenza. Si ricorda che in questa fase la piattaforma accetta esclusivamente le prenotazioni di ottuagenari e pazienti fragili, affetti dalle patologie individuate dal ministero della Salute. Inoltre è bene controllare la validità della tessera sanitaria: il sistema infatti non riconosce il numero di quelle scadute.
Il punto sulla somministrazione
Ieri intanto in provincia di Cosenza, sono state somministrate nel complesso 3.197 dosi così distribuite: 2.580 di Pfizer, 555 di Astrazeneca e 62 di Moderna. Nel complesso 33.753 persone hanno ricevuto entrambe le dosi e completato quindi il ciclo di vaccinazione, mentre 65.457 soggetti sono in attesa del richiamo.