È quanto denuncia Mario Smurra, vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori (FNA), facendosi portavoce della paradossale esperienza che la maggior parte dei cittadini entrati in contatto con il virus sono costretti a scontrarsi.
La notifica di inizio quarantena – continua Smurra – continua ad arrivare anche dopo 10 giorni. Per quella di revoca bisogna fare il telefono della Protezione Civile rosso per avere un documento ufficiale in mano che consenta di spostarsi dal proprio domicilio senza incorrere in sanzioni. In assenza di queste notifiche viene affidato tutto al buon senso di ognuno.
Mario Smurra coglie l’occasione, inoltre, per esprimere un plauso all’iniziativa promossa dai sindaci della provincia di Cosenza che ieri (giovedì 8), con in testa il sindaco di Cariati Filomena Greco, hanno chiesto ed ottenuto dal Commissario ad Acta per il Piano di Rientro della Spesa Sanitaria della Regione Calabria Guido Longo che la somministrazione dei vaccini agli over 70 ed ai soggetti fragili avvenisse nei centri vaccinali territoriali.
Immaginiamo soltanto per un attimo quale sarebbe dovuto essere il disagio per un nonnino di Bocchigliero o qualche altro centro dell’entroterra, magari senza figli o familiari vicini, che per il vaccino si sarebbe dovuto recare fino a Vibo Valentia. Ipotesi assurda, impensabile ed intollerabile.
A Vibo perché forse lì c’è eccedenza di dosi? Se è così sarebbe utile rivedere la distribuzione sulla base delle reali esigenze numeriche dei territori.
Regione Calabria e Commissario intervengano in maniera celere – conclude Smurra – per cercare di governare le troppe falle di un sistema sanitario ormai collassato. E su tutto ciò, verificando e denunciando, si convochi e si mobiliti di più la stessa conferenza sulla sanità dei sindaci della provincia di Cosenza, presieduta dal sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi (Comunicato stampa).