A farne le spese sono gli operatori, costretti a trattare materiali pericolosi, potenzialmente contaminati da Covid, e i Comuni dell’Ato, cui spesso viene rifiutato il conferimento delle volumetrie previste da contratto, a causa del sovraccarico di lavoro dell’impianto, gravato anche dalla presenza, ribadisco gravemente irregolare, di questo materiale. Ciò si ripercuote a catena su tutta la filiera della raccolta rifiuti, con grave nocumento per il decoro urbano e, peggio, per la salute della popolazione.
Il benessere fisico e psichico degli addetti è, del resto, fortemente minato anche da altri fattori: risulterebbe nuovamente fuori uso l’impianto di aspirazione atto a convogliare l’aeriforme ai biofiltri depuratori, con la conseguente produzione di fumi tossici che vengono inalati dagli operatori, costretti a ricorrere a controlli medici per l’insorgenza o l’acuirsi di problematiche alle vie respiratorie. Tali emissioni, inoltre, fuoriescono dall’impianto attraverso le diverse aperture esistenti, rappresentando fonte di inquinamento anche per l’ambiente e gli abitanti delle zone limitrofe.
Si aggiunga che, in questo periodo di grave crisi economica dovuta alla pandemia, i lavoratori non hanno percepito lo stipendio relativo alla mensilità di marzo, con la motivazione, accampata dai gestori, del ritardo dei Comuni dell’Ato nel pagamento della tariffa di conferimento.
Esprimo, dunque, piena solidarietà e vicinanza a questi operatori per le gravi violazioni che stanno subendo sia nel loro diritto alla sicurezza sul luogo di lavoro sia alla giusta retribuzione.
Giova in fine ricordare che sull’impianto TMB di Ponticelli, più volte segnalato all’Autorità giudiziaria, il 12.07.2019 era stato depositato un fascicolo alla Procura di Crotone, con una corposa informativa di reato sia in ordine alle condizioni di lavoro degli addetti, sia all’impatto delle lavorazioni sull’ambiente esterno. Ai gestori era stato dato un lasso di tempo per rimediare ai guasti e colmare le lacune ma, dopo il parziale restyling di alcuni ambienti della struttura, la situazione pare, oggi, essere tornata alle deprecabili condizioni di partenza. Mi trovo, pertanto, nella condizione di dover rinnovare la segnalazione dello stato di fatto a tutte le autorità preposte, chiedendo URGENTI e SERIE VERIFICHE per accertare le eventuali responsabilità in ordine a quelli che potrebbero profilarsi come reati di natura fiscale e ambientale, oltre che violazioni dei diritti dei lavoratori (Comunicato stampa).
Margherita Corrado (Senato Gruppo Misto – Commissione Antimafia)