Il nodo della vicenda ruota attorno al mancato rinnovo di alcuni contratti dei dipendenti dell’azienda Sait, alcuni dei quali da rinnovare altri da convertire a tempo indeterminato. Ieri ben 50 lavoratori dell’indotto hanno deciso di chiudere l’accesso all’impianto in segno di solidarietà verso gli 11 lavoratori che al momento non hanno certezza sul loro destino lavorativo.
L’azienda, al momento, non sembra fare passi indietro sulla sua scelta di non rinnovare questi contratti.
Oltre alle richieste dei lavoratori, le organizzazioni sindacali hanno anche ricordato nella giornata di ieri come attualmente non ci sia un vero piano a lungo termine per l’impianto. I lavori di demolizione e scoibentazione, però, continuano anche senza un’idea chiara di cosa ne sarà della centrale una volta finiti.
Un incontro tra tutte le parti coinvolte, i vertici Enel e l’amministrazione comunale si è tenuto due giorni fa senza produrre alcuna soluzione. Ora lo sciopero continua ed il prossimo incontro è fissato per Lunedì 17 alle ore 14, nella speranza che tutte le parti coinvolte possano capire che questa situazione non può andare avanti.
s.c.