Tutto è cominciato nella giornata di Mercoledì 12 Maggio quando 50 lavoratori hanno deciso di chiudere l’accesso all’impianto in segno di solidarietà verso gli 11 lavoratori della Sait, ad alcuni dei quali era stato negato il rinnovo contrattuale a tempo indeterminato. La protesta è stata una risposta all’insoddisfacente incontro che si è tenuto questa settimana, nel quale era presente anche l’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, e in cui non è stato trovato alcun accordo sul futuro dell’impianto e dei lavoratori. Nel corso di questi due giorni, ogni attività è stata bloccata nella centrale e questo ha portato alla cancellazione dell’incontro della prossima settimana. L’idea dei vertici Enel era quella di poter comunque garantire la prosecuzione di altre attività nell’impianto, ma così non è stato.
Come annunciato ieri, lo sciopero continuerà ad oltranza con i lavoratori che sono in mobilitazione davanti all’impianto giorno e notte. Al momento non è chiaro quando tutte le parti coinvolte vorranno di nuovo sedersi davanti ad un tavolo per cercare una soluzione a questa vicenda.
s.c.