Russo era finito nella rete delle intercettazioni durante il periodo di degenza in ospedale a seguito dell’agguato tesogli a Corigliano. Successivamente l’imputato confermò le accuse ma specificò di aver agito autonomamente. Contro Domenico Russo vennero sparati colpi di pistola mirati al volto e al torace. L’obiettivo era quello di farlo fuori, ci fu a parere degli investigatori un errore di esecuzione.