Iniziava con la celebre frase dell’imprenditore statunitense Jim Rohn l’articolo scritto dall’ing. Capalbo il 21 luglio 2018 in cui si evidenziava che: in assenza di granitiche motivazioni, suffragate da elementi oggettivi, sarebbe stato impensabile rinviare i lavori inerenti il terzo megalotto della SS106.
“A distanza di quasi tre anni, ci ritroviamo punto e daccapo, ma questa volta il “protagonista” è il megalotto otto e” – afferma l’ing. Cataldo Capalbo referente di circolo del Movimento 24 Agosto di Corigliano-Rossano – “sulla base di una fantomatica “ipotesi” progettuale volta al risparmio, si è intenzionati a gettare alle ortiche anni di studi e di lavoro svolti dalle amministrazioni dei vari comuni interessati dal tracciato, senza contare l’opportunità per i nostri centri storici e i comuni dell’entroterra. A mio parere,” – prosegue l’ing. Capalbo – “ le reali motivazioni sono ben altre, perché, come è noto, quando non si vuole realizzare un’ opera, non lo si dice apertamente, ma con la scusa che ci sono i margini per un miglioramento, si disfa tutto e si ricomincia daccapo. Questa è la cruda realtà.
Tra parentesi,” – continua l’esponente del Movimento 24 Agosto – “ chi sta portando avanti questa proposta è la stesso soggetto promotore degli innumerevoli tentativi di blocco del terzo megalotto, sulla base di fumose argomentazioni prive del benché minimo supporto tecnico. Ed ora le argomentazioni sono ancora più fumose. Ma hanno tenuto conto nel “risparmio” (presunto) che si avrà con il nuovo tracciato del fattore “tempo”? Già, nessuno dà più valore al tempo, alle perdite di chances. Ma conoscono il famoso detto: “il tempo è denaro”? Ovviamente, fanno finta di non conoscerlo. E mentre i nostri “politici” pensano che non ci sia alcuna differenza fra il progetto di una strada statale e il progetto di un muretto di recinzione, in altre parti d’Italia ringraziano e vanno veloci nella realizzazione dell’ennesima autostrada.”
Conclude l’ing. Capalbo con un invito al consiglio comunale di Corigliano- Rossano a non tener conto della richiesta, da “politica del gambero” (un passo avanti e due indietro), avanzata dalla senatrice Abate, ma ad accelerare sul tracciato già definito, che andrà a ridar vita ai centri storici e a non cementificare, ulteriormente, il tratto costiero (Comunicato stampa).
Cataldo CAPALBO – Referente M24A-ET di Corigliano-Rossano